
Davide Van De Sfroos
Milano, 6 giugno 2017 - E semm partii. Sono partiti dal lago, Davide e i suoi ragazzi, per conquistare un prato più piccolo, dentro una mitica corona di cemento, San Siro. Il Meazza bipartisan, da riempire con le corriere che scendono dalle valli bergamasche e lariane, dalla Valtellina e dall’Alto Lago, con i fan della Brianza e di Milano. Il popolo di Davide Van De Sfroos - ieri in redazione al Giorno per le ultime sul concerto evento di venerdì 9 giugno - che declinerà tutti i suoi mondi, dal rock al blues, dal folk al combat folk, quello dei Pogues. Grazie ai gruppi di amici ed ex. Mentre sono aperte le prevendite su vivaticket.it fino alle 12 di venerdì (poi aprono le biglietterie al Meazza). “Sarà una notte di musica, dalle 20,30 alle 23,30, con tre band.
I giovani Shiver, testati in tour, per la parte folk country. I Luf (lupi in bresciano della Val Camonica) di Dario Canossi, che era con noi ai tempi di “Caino e Abele” e “Per una poma”.Una band di power folk (combat folk, ndr) con una strumentazione molto interessante: violino, cornamuse, bombarda, flauti e flautini, fisarmonica, banjo, mandolino, dobro, ukulele...Un momento acustico per voce e piano o violino; uno rock blues con chitarre e tastiere, quello di “Akuaduulza” “New Orleans”. Portiamo tutta la nostra storia su palco, le canzoni che non puoi tralasciare e le prime che ci richiedono da tempo, come “El Mustru”, “...e semm partii...”.
Gli chiedo le sensazioni della lunga vigilia. “A pochi giorni a voglia di salire sul palco e suonare si colora di impazienza. Fino alla prova generale e fondamentale di venerdì sul palco di 80 metri e un impianto maiuscolo: per le posizioni dei musicisti, rinfrescare con loro i brani e decidere in che stile farli e arrangiarli. Ma quello che non puoi provare è il contatto con la gente, perché metà concerto lo fai tu, l’altra metà loro cantando e ballando. Saranno nel primo e secondo anello e sul prato, quello che ti fa sentire la pressione fin dai piedi del palco. L’ho sperimentato cantando due canzoni a San Siro, prima dell’arrivo del Papa, davanti a 80mila cresimandi e famiglie, “Yanez” e “Pulenta e galèna fregia”...è stata una specie di iniziazione”.
Poi c'è un’iniziativa con le Diocesi lombarde (Regione Lombardia), “Cresciuto in Oratorio”, che ha selezionato anche sui social 70 gruppi. E Davide ha scelto i tre migliori. “Nel pomeriggio suoneranno quelli con maggior identità e credibilità. I Watt di Milano hanno una cantante di dodici anni ma testi adatti, sono freschi e piacevoli. I Never Ending sono bergamaschi e fanno un pop rock alla Cremonin. I milanesi Nuovo Corso Cafè hanno uno swing e una poetica particolare. Quasi cantautorale”.