ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Tre Allegri Ragazzi Morti (ma rap): "Sposi ribelli, balliamo sul palco"

Davide Toffolo e la sua band al Castello Sforzesco: concerto di Salmo? Una bravata, non sfruttiamo la situazione

Tre allegri ragazzi morti, al secolo Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni

Milano - «Anche se la nostra era un’iniziativa messa in campo innanzitutto per far parlare del problema, siamo riusciti a distribuire qualcosa a tutti" assicura Davide Toffolo parlando dei proventi di "A casa tua", il docufilm dei Tre Allegri Ragazzi Morti messo in rete a primavera per sostenere 27 club "amici" provati dalla lunga chiusura, compresi il Cox 18 e il Santeria Social Club di Milano, il Live Club di Trezzo e la Latteria Molloy di Brescia. "Siccome il pubblico, all’atto dell’acquisto del biglietto, poteva esprimere la sua preferenza, alcuni sono stati aiutati di più e altri di meno, ma ciascuno ha avuto il suo piccolo sollievo".

I TARM tornano ad alzare il volume domani a Milano sul palco di Castello Sforzesco e giovedì a Brescia su quello della Festa di Radio Onda D’Urto. Come sta andando? "Per noi è stata un’estate emotivamente forte, in cui s’è parlato forse troppo poco dello sforzo che la gente fa per venire a vedere i concerti e del rigore con cui si attiene alle regole sanitarie. Siccome pure di questi tempi ai matrimoni si può ballare, ad un certo punto dello spettacolo io, provocatoriamente, mi sposo; la gente ride, partecipa, ma, continua a mostrare grande civiltà non violando le prescrizioni".

Salmo e i suoi fans, nel concerto a sorpresa ad Alghero di cui s’è tanto parlato, ne hanno mostrata un po’ meno. "Quella è stata una ‘bravata’, ma i concerti danno da mangiare a migliaia di persone che il proprio lavoro vogliono continuare a farlo a prescindere dai colpi di testa e dalle estemporaneità. Cosmo, ad esempio, sta preparando per ottobre un mega evento a Bologna nel rispetto di tutte le norme di sicurezza aperto solo ai fans col green pass. La situazione è drammatica e sfruttarla per fare i ribelli lo trovo sbagliato".

Ma in Italia il pubblico è sempre lo stesso o cambia di città in città? "Ogni luogo ha il suo pubblico. E ogni città esprime un suo carattere, una sua attitudine. Noi veniamo da Pordenone e lì il pubblico è molto attento e severo. Così nell’Emilia che, a dispetto della fama, è severa. Roma no, lì ci sono un trasporto e una generosità difficili da trovare altrove".

E poi c’è la cornice. Vedi Castello Sforzesco. "A Trieste abbiamo suonato al Castello al Castello di San Giusto e ci siamo resi conto che il contesto dà spessore allo spettacolo esaltando, anche per caratteristiche tecniche, la qualità di quel che fai".

Ora a cosa sta lavorando? "Il 31 agosto esce per Rizzoli Lizard, un mio nuovo libro a fumetti intitolato ‘L’ultimo vecchio sulla terra’. Realizza un desiderio che mi porto dietro da tempo; quello di illustrare le filastrocche di Remo Remotti".

Com’è nata la passione per Remotti? "Nel 2004, a Pescara, eravamo ospiti entrambi di un festival di letteratura e vederlo presentare il suo libro con un vero e proprio spettacolo, non una semplice intervista, mi fece capire qual era il modo più giusto di raccontarsi alla gente. Se, Salmo permettendo, in autunno si potranno frequentare i teatri, ho intenzione di portare in tour lo spettacolino imperniato sulla figura di Remotti che varo il 17 settembre nell’ambito del festival letterario Pordenone Legge".

Cos’altro c’è da aspettarsi? "Fra qualche mese arriverà un nuovo album dei Tre Allegri Ragazzi Morti eccezionalmente condiviso con uno storico gruppo rap romano ancora top secret. Si tratta di dieci canzoni che sposano rock e rap. Di precedenti autorevoli ce ne sono, basta pensare ai Run Dmc con gli Aerosmith".