ANDREA GIANNI
Cultura e Spettacoli

Coronavirus, lo show è in streaming: "Offriamo risate dalla zona rossa"

Attori rimasti senza teatro inventano la stand up comedy su Facebook, Instagram e YouTube: la comicità nasce dal dramma

Laura Formenti

Milano, 10 marzo 2020 -  «La risata nasce dal dramma, noi vogliamo offrire un sorriso alle persone che in questi giorni sono costrette a stare in casa". Gli attori Laura Formenti, Edoardo Confuorto e Andrea Saleri, con la collaborazione di Simone Luzi, sperimentano la stand up comedy - forma di spettacolo in cui il comico si esibisce “in piedi” davanti al pubblico - ai tempi del coronavirus. Sketch in streaming, su Facebook, Instagram e YouTube, grazie al progetto “REDaZiONE COMEDY #redzonecomedy”. Un’invenzione che esordirà in questi giorni, e punta a coinvolgere altri attori della “zona rossa”. Attori che, con teatri e locali chiusi, sono rimasti da un giorno all’altro senza un palco.

Laura Formenti, come sta vivendo questo momento? "La mia storia è particolare, perché il 29 gennaio sono tornata dalla Cina, dove ero stata per spettacoli sui trampoli durante il Capodanno cinese, e sono stata in quarantena per due settimane, senza poter lavorare. Poi è iniziata l’emergenza coronavirus in Italia. Oltre agli spettacoli a Milano finora sono saltate tre date in Toscana. Sono una attrice professionista a partita Iva, da un giorno all’altro mi sono trovata senza stipendio e senza tutele pur avendo sempre pagato le tasse".

Come è nato il progetto? "Visto che gli spettacoli sono saltati ci siamo attrezzati per capire se è possibile continuare a fare show in streaming, aprendo un canale sui social. È un esperimento, per capire se la comicità può funzionare anche senza l’elemento live. Ha anche una funzione sociale, perché è una forma di sostegno gratuita alle persone costrette a stare a casa".

Come comunicate tra di voi? "Dovendo ridurre i contatti tutte le comunicazioni avvengono a distanza, via Skype. Dobbiamo ancora definire alcuni dettagli tecnici e poi partiremo. Gli spettatori potranno anche fornire i loro contributi video, poi speriamo anche di essere promossi e rilanciati da piattaforme più grandi come quella di Zelig. In questi giorni, pur senza spettacoli dal vivo, sono più impegnata di prima".

Per quanto tempo riuscirete a resistere, dal punto di vista economico, in questa situazione? "Per chi ha un altro lavoro è diverso, ma per chi vive di solo spettacolo è un dramma. Personalmente ho ossigeno per un mese e mezzo, poi a 40 anni dovrò tornare a vivere per un periodo dai miei genitori o dai mieri fratelli. Il problema degli spettacoli è che è il primo settore a pagare in situazioni di crisi e l’ultimo a ripartire. Noi, almeno, cerchiamo di tenere alto il morale della truppa".