SUSANNA ZAMBON
Cultura e Spettacoli

Valchiavenna, viaggio nel mondo (segreto) dei crotti

L'edizione numero 60 sarà nel segno dell'ecologia con stoviglie biodegradabili e compostabili

La sagra punta a valorizzare e a far conoscere la tradizione dei crotti (ANP)

Sondrio, 27 agosto 2019 - L’estate non è ancora finita, almeno in Valchiavenna: tra pochi giorni, infatti, prenderà il via l’appuntamento più atteso, la Sagra dei crotti, giunta ormai alla sua 60° edizione. La manifestazione, che inizia domenica e continua poi il week end successivo, dal 6 all’8 settembre, rappresenta un momento conviviale dove assaporare le prelibatezze enogastronomiche della Valchiavenna e divertirsi con esibizioni, animazione e intrattenimento. La sagra punta a valorizzare e far conoscere la tradizione dei crotti: se ne contano circa 80 sparsi nelle diverse località del territorio. Inoltre, attraverso i percorsi «Andèm a Cròt», i turisti potranno scoprire alcuni crotti privati di Chiavenna, Prata Camportaccio, Mese, Pianazzola e Piuro, e conoscere il “sorèl”, la corrente d’aria che contraddistingue questi luoghi e che mantiene la temperatura costante tra 4 e 8 gradi. Grazie a questo vento, il crotto diventa l’ambiente ideale per la maturazione del vino, ma anche per la stagionatura di salami e insaccati, come la nota brisaola, formaggi d’alpe e di latteria.

La sagra dei crotti può essere l’occasione giusta per scoprire i luoghi più iconici della Valchiavenna, come Palazzo Vertemate Franchi, il lago di Novate Mezzola, la Collegiata di San Lorenzo e il Muvis, il Museo della Via Spluga e della Val San Giacomo, che raccoglie documenti, materiali, attrezzi della vallata che testimoniano la civiltà della Valle e il ruolo internazionale tenuto per secoli dalla Via Spluga, oggi importante itinerario turistico-culturale.

E l'edizione numero 60 della Sagra dei crotti sarà ricordata per la scolta ecologica: nei due fine settimana dell’atteso evento enogastronomico è previsto l’esclusivo utilizzo di piatti, bicchieri, posate, tovaglioli e tovagliette biodegradabili e compostabili per il consumo di pasti e bevande. Una scelta coraggiosa ed attenta, certamente tra i primi casi in eventi così grandi, che permetterà di compostare tutte le stoviglie insieme agli avanzi di rifiuti umidi. In soli 90 giorni, come descritto e promesso dall’azienda fornitrice del materiale per la celebre sagra valchiavennasca, le stoviglie diventeranno materiale fertile da utilizzare come terriccio per prati e vasi.

Susanna Zambon