
Il planetario in corso Venezia
Milano, 10 febbraio 2017 - Immaginate di essere sotto cielo trapuntato di stelle e, musica in sottofondo, di giocare a riconoscere le costellazioni: ci credereste che non serve andare in mezzo al mare o in alta montagna per farlo? A condurci alla scoperta dei 12 segni zodiacali è infatti lo spettacolo «Tierkreis – 12 melodies of the star signs», in programma per questa sera al Civico Planetario di Milano.
Organizzato dalla Fondazione Gioventù Musicale d’Italia, si tratta del primo di una serie di appuntamenti in collaborazione con l’Ensemble Sinestesia GMI, una nuova compagine musicale italiana che mescola la musica con il racconto, le immagini e la conoscenza scientifica. Con «Tierkreis», di Karlheinz Stockhausen, padre della musica elettronica, infatti, le dodici costellazioni verranno raccontate dal Conservatore del Civico Planetario di Milano Fabio Peri e accompagnate da altrettante melodie (una per ogni segno zodiacale) suonate dall’Ensemble Sinestesia GMI diretta dal Maestro Francesco Bossaglia.
Maestro, come arriva a un progetto così completo?
«Dopo avere studiato in Italia, America e Svizzera, mi sono specializzato nella musica moderna e contemporanea, insegnandola ai giovani del Conservatorio della Svizzera Italiana: alla luce di queste mie passioni sono entrato nel progetto Ensemble Sinestesia GMI che da diversi anni collabora con il Planetario».
Quest’anno l’approdo a “Tierkreis” e il lavoro con Fabio Peri è stato quasi scontato. Cosa si dovrà aspettare la platea?
«Un progetto totale, sinestetico appunto: nel 1974 Stockhausen scrive “Tierkreis”, 12 melodie affidate ad altrettanti carillon e ispirate ai segni zodiacali. Con il tempo le composizioni sono state adattate a diversi organici strumentali: noi le affiancheremo alla spiegazione di Fabio Peri in un racconto a tre dimensioni, che coinvolgerà la parola, la musica e l’immagine (che verrà proiettata sulla volta del planetario).
Quali sono i suoi “consigli per l’uso”?
«Non c’è bisogno di alcuna preparazione: è un evento che è rivolto tanto ai bambini quanto agli anziani, basta solo essere pronti a immergersi in una dimensione quasi onirica al buio del planetario, accompagnati dal racconto e dalla musica. La mia raccomandazione è quella di tenere bene aperti occhi e orecchie e, per un’ora, lasciarsi trasportare».
Doppio spettacolo: alle ore 19 e alle ore 21 in corso Venezia 56. Biglietti presso la Sede della Fondazione Gioventù Musicale d’Italia in Via Santa Croce 4.