STEFANIA CONSENTI
Cultura e Spettacoli

Le mostre d’arte nell’anno che verrà. Aspettando Kiefer e le Olimpiadi

Cinquanta esposizioni fra pittura, foto e design, su temi di attualità. Sala: "Un intreccio tra passato e futuro"

Cinquanta esposizioni fra pittura, foto e design, su temi di attualità. Sala: "Un intreccio tra passato e futuro"

Cinquanta esposizioni fra pittura, foto e design, su temi di attualità. Sala: "Un intreccio tra passato e futuro"

Si rafforza il ruolo di Milano come capitale culturale, con un palinsesto di 50 mostre nel 2025, che spaziano dalla fotografia alla pittura e al design.

Guardando, però, già alle Olimpiadi, in attesa di veder svelato il progetto di Anselm Kiefer, per l’apertura dei Giochi Olimpici invernali, l’installazione che l’artista realizzerà a Palazzo Reale, a febbraio 2026. "Milano sta preparando una stagione culturale eccezionale", ha infatti assicurato il sindaco Giuseppe Sala riferendosi all’evento. Nei primi mesi del 2026, Palazzo Reale ospiterà anche la grande mostra sui Macchiaioli, movimento artistico nato a Firenze nell’Ottocento che ha rappresentato una delle svolte più radicali nella storia dell’arte italiana, influenzando con la sua ‘macchia’ anche altri pittori dell’epoca.

E poi l’ampia esposizione “Metafisica e Metafisiche”, dedicata alla scuola metafisica fondata da Giorgio De Chirico e Alberto Savinio nel 1915. E nel 2025, ormai alle porte? Si aprirà il 21 gennaio con l’esposizione, prima assoluta in Italia, dedicata al fotografo George Hoyningen-Huene, con oltre cento scatti dell’artista influenzato dal Surrealismo. Molto attesa l’antologica di Felice Casorati, che torna a Palazzo Reale (il 15 febbraio) dopo 36 anni con un progetto espositivo di oltre cento opere. E anche la mostra su Appiani, celebrato come primo pittore di Napoleone. Sempre nella prima parte del 2025, Palazzo Reale tornerà sulle tracce del Surrealismo con una mostra dedicata all’italo-argentina Leonor Fini (Buenos Aires 1907 - Parigi 1996), il cui lavoro è stato recentemente riscoperto alla luce delle questioni di genere, come l’identità e la fluidità di appartenenza.

Nico Vascellari sarà invece protagonista in primavera (il 2 aprile) con il progetto "Pastorale", ispirato alla storia della Sala delle Cariatidi e alla sua quasi totale distruzione durante il bombardamento di Milano del 1943.

A fine maggio (il 24) torna protagonista la fotografia con la retrospettiva su Mario Giacomelli, in occasione del centenario della nascita. Trecento opere, fra vintage e stampe d’epoca che metteranno in luce l’intima ritualità del suo lavoro e la natura di sperimentatore. L’estate è dedicata ad artisti italiani contemporanei: a Valerio Berruti, con grande installazioni che uniscono pittura, scultura e meccanismi scenici, e a Remo Salvadori, con 50 opere a Palazzo Reale e una site-specific al Museo del Novecento. L’autunno si presenta "caldo" con tre mostre di grande impatto storico e culturale. Una retrospettiva dedicata a Man Ray, artista che fu pittore, fotografo e regista cinematografico oltre che rappresentante prima del movimento dada americano e poi del movimento surrealista francese ed europeo. E una prima mostra dedicata in Italia a Leonora Carrington, artista britannica che fu "folgorata" in giovane età dal movimento surrealista.

Al Pac, si aprirà a marzo la prima ampia mostra in Italia dell’iraniana Shirin Neshat, cui seguirà la prima antologica del duo italo-americano Alessandro Codagnone e John Lovett.

Al Mudec spazio a "Sciamanesimo e Arte Contemporanea" (a marzo) e a un confronto tra l’arte di Escher e i capolavori della tradizione islamica, mentre La Fabbrica del Vapore, che dal 13 dicembre al 9 marzo 2025 ospita "Tim Burton’s Labyrinth", farà poi spazio a una mostra dedicata allo scultore Pietro Consagra. Nel 2025 la Gam renderà omaggio a Giuseppe Pellizza da Volpedo, di cui conserva "Il Quarto Stato", con una retrospettiva che includerà circa 60 opere tra dipinti e disegni, mentre per l’80esimo Anniversario della Liberazione, il Museo del Risorgimento racconterà, attraverso i documenti, come Milano è diventata città Medaglia d’Oro al Valor Militare nel 1948. Tempo di bilanci: saranno circa tre milioni, a fine anno, i visitatori delle mostre promosse dal Comune di Milano tra Palazzo Reale e i musei civici. Di queste la più vista è stata ‘Dal Cuore alle Mani: Dolce&Gabbana, con 174mila ingressi, seguita da “Cezanne-Renoir“, 146mila, e poi da Munch (chiuderà il 26 gennaio) a 140mila.