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Cultura e Spettacoli

La Filarmonica va in tour con Viotti. Ma prima Capuçon esordisce alla Scala

Gran ritorno di Lorenzo Viotti sul podio della Filarmonica della Scala: il direttore svizzero sostituirà il maestro Riccardo...

Gran ritorno di Lorenzo Viotti sul podio della Filarmonica della Scala: il direttore svizzero sostituirà il maestro Riccardo...

Gran ritorno di Lorenzo Viotti sul podio della Filarmonica della Scala: il direttore svizzero sostituirà il maestro Riccardo...

Gran ritorno di Lorenzo Viotti sul podio della Filarmonica della Scala: il direttore svizzero sostituirà il maestro Riccardo Chailly, costretto a rinunciare per motivi di salute, nell’imminente tournée in Europa che ingaggia il francese Gautier Capuçon, uno dei più intensi violoncellisti della nostra epoca.

Capuçon che dunque debutta diretto da Viotti alla Scala domani alle 20, con lo stesso programma: la suite da "Romeo e Giulietta" di Sergej Prokof’ev impaginata da Chailly, il "Concerto in Si min. op. 104" di Antonin Dvorák per violoncello e orchestra e le Quattro versioni originali della "Ritirata notturna di Madrid" di Luigi Boccherini nella trascrizione di Luciano Berio, di cui ricorre il centenario della nascita.

L’indomani, martedì, la partenza per la prima tournée della Filarmonica nel 2025, che toccherà le capitali europee della musica: la Konzerthaus di Vienna (25 febbraio), la Béla Bártok National Concert Hall di Budapest (26 febbraio), la Philharmonie di Lussemburgo (28 febbraio) e quella di Parigi (1° marzo), poi l’Auditorio di Saragozza (3 marzo) e il Nacional di Madrid (4 marzo). Negli ultimi anni Viotti ha consolidato il suo rapporto con la Filarmonica della Scala, sul cui podio ha debuttato nel 2018 quando, appena ventottenne, diresse un programma raffinato tra Wagner, Rachmaninov, Debussy e Scrjabin. L’ultimo impegno risale allo scorso gennaio, con la Sesta Sinfonia di Mahler.

Nato a Losanna nel 1990, Viotti (nella foto) è attualmente direttore principale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Dutch National Opera, e ha diretto altre tra le maggiori orchestre del mondo, come Wiener e i Berliner Philarmoniker, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Gewandhaus di Lipsia, la Cleveland Orchestra, i Wiener Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese e la Royal Philharmonic Orchestra. A proposito del programma, Angelo Folletto scrive che le suite dal balletto Romeo e Giulietta di Prokof’ev "sono un saggio esemplare dell’ispirazione poetica e della sopraffina arte di strumentatore oltre che un terreno ideale per il virtuosismo delle grandi orchestre". Il Concerto di Dvorák, scritto dal compositore ceco nel 1895 durante un lungo soggiorno americano, risente della tradizione europea.