
La fanfara africana Olaitan in concerto al Parco Tittoni per la rassegna Suoni Mobili
Un’esplosiva brass band che fonde le percussioni africane con gli ottoni occidentali, dando vita a performance travolgenti. Una vera e propria forza della natura musicale che dal vivo sprigiona potenza, energia e gioia di vivere e che per la prima volta sarà in tournée in Europa, facendo tappa pure in Brianza. È la realtà che si potrà scoprire domani sera nel parco di Villa Tittoni a Desio: qui dalle 21.30 si esibirà la Fanfara Olaitan, in arrivo direttamente dal Benin.
Lo spettacolo farà da “gemellaggio“ tra i due più importanti festival dell’estate brianzola, ossia il Parco Tittoni e la rassegna itinerante Suoni Mobili: il concerto è stato infatti pensato per celebrare i 20 anni vita e attività della cooperativa Mondovisione, da sempre cuore e mente del festival desiano, e contemporaneamente come party inaugurale della nuova edizione della rassegna curata dall’associazione Musicamorfosi. Il risultato sarà uno show impetuoso che spingerà a ballare e cantare tutti assieme.
Fondata nel 2016, la Olaitan brass band, il cui nome significa “la sorgente che non si asciuga mai“, è formata da 7 musicisti che hanno deciso di lavorare insieme per combinare l’eredità della musica tradizionale di festa del loro Paese d’origine con uno stile dai tratti jazz. Con brani che hanno i piedi nella tradizione africana e la testa proiettata nella contemporaneità. Uno degli ingredienti di questo cocktail multietnico è la cultura voodoo, tipica del Benin e che il gruppo punta a valorizzare, facendola incontrare con lo spirito del jazz.
La Fanfara Olaitan è una delle poche fanfare africane che è riuscita a raggiungere una notorietà a livello internazionale. L’ingresso è libero. L’evento vuol essere, oltre che una grande festa, un modo per sottolineare le affinità elettive tra Parco Tittoni e Mondovisione da una parte e Suoni Mobili e Musicamorfosi dall’altra, entrambe realtà impegnate a rigenerare i luoghi di cultura e socialità, promuovendo partecipazione, arte e inclusione delle persone più fragili.