
Pianoforte
Milano, 26 febbraio 2016 - Linea d'ombra, una libreria e il set di un’avanguardia diagonale come la Barcellona di Gaudì. Si sono ritrovati ieri sera a Milano i ragazzi di Gong perché “Gong Is Back”, si sentiva il bisogno di agitare forte le idee di una rivista che dal 1974 al 1978 ha prodotto una formidabile avventura culturale, politica ed editoriale. Molti fuoriuscivano dalla romana Muzak, altri si aggiunsero. Ritornano Riccardo Bertoncelli, Peppo Delconte, Franco Bolelli, Roberto Masotti, il direttore Antonino Antonucci Ferrara, Carlo Maria Cella. Giacomo Pellicciotti sta a Roma (Roberto Gatti in Thailandia), Marco Fumagali e Mario Convertino, il grafico geniale, non ci sono più. Ieri “brevi interventi, qualche musica e proiezione, incursioni di Roberto Ottaviano (sax) e Roberto Del Piano (basso).
Al caporedattore Peppo Delconte il “fare un po’ lo storico. Sul finire dell’estate 2014 mi sono ricordato che 40 anni prima stavamo preparando il numero 0 della rivista (quello con Zappa cicciona in copertina)...”. La presentazione del primo numero. “Dalla copertina occhieggia - rovente minaccia ai più l’amena opulenza di Mother Zappa... Dall’incontro agrodolce con Buckley, tristissimo navigatore stellare... La polvere di Harlem e le briciole di furore negro sul vestito sdrucito di Archie Shepp... L’agonia dei sogni assurdi di Wyatt & Co. nel viaggio per Hatfield and the North...”. Libero, visionario, non ideologico, geniale. Cin!
di MARCO MANGIAROTTI