Dal pub al Forum invaso dai fan, George Ezra vuole sorprendere

Preannunciato la scorsa estate dal singolo “Anyone for you”, con l’ultimo album “Gold rush kid” ha scalato i vertici delle classifiche di mezzo mondo e ora è atteso alla prova della verità

George Ezra Barnett, 29 anni, è atteso al Forum di Assago

George Ezra Barnett, 29 anni, è atteso al Forum di Assago

Milano, 23 febbraio 2023 -  Dall’Old Barge al Forum. Dal bancone del pub di Hertford dietro cui cullava i suoi sogni d’adolescente al catino incandescente che l’accoglie domani ad Assago con “Budapest”, “Shotgun”, “Hold my girl”, “Green green grass” e tutti gli altri singoli mandati in radio nel decennio che gli ha cambiato la vita. George Ezra Barnett, per brevità solo George Ezra, approda a Milano col suo carico di sogni sospesi e tanta voglia di sorprendere. Preannunciato la scorsa estate dal singolo “Anyone for you”, l’ultimo album “Gold rush kid” l’ha riportato nelle classifiche di mezzo mondo. “Il ragazzo ‘della corsa all’oro’ sono io”, ammette il ventinovenne idolo d’oltre Manica, che dopo due dischi di successo quali “Wanted on voyage” e “Staying at Tamara’s”, pubblicati rispettivamente nel 2014 e 2018, è ora atteso alla prova della verità. Per affrontarla ha richiamato in servizio un gregario di vecchia data quale Joel Pott, confezionando dodici canzoni che ripropone in buona parte nello show, a cominciare dalla stessa “Gold rush kid”, in cui si ripromette di “rapinare la banca / scappare e imparare a ballare”. “La scelta d’incarnare un personaggio è legata al desiderio di ricordarmi come mi sono sentito durante la realizzazione del disco” racconta Barnett a proposito del suo alter ego in giacca di jeans. “Alla fine dei diciotto mesi di tour seguiti al l’uscita del mio secondo album, infatti, sono rimasto sorpreso da quanto la forzata lontananza dalle persone che popolano abitualmente la mia vita m’avesse segnato. Dovevo riequilibrare il distacco dalla routine quotidiana, dalla normalità, ed è quello che ho fatto, provando a conciliare tra loro i due George Ezra che convivono in me. Era arrivato il momento di riportare il cuore a terra, così ho deciso di scrivere e produrre l’album interamente a Londra”.

Un ritorno alla lentezza dell’Hertfordshire che per il cantautore inglese ha significato lavorare alla seconda serie del suo podcast “George Ezra & Friends”, con ospiti di gran nome quali Elton John, Lily Allen, Sam Smith, Shania Twain o Ed Sheeran, e poi ideare una seconda serie di episodi audio caricati online, “Phone a friend”, mirati a stimolare negli ascoltatori una discussione sulla propria salute mentale. Ha pure girato un docufilm. Tutto nell’attesa di riprendere la strada che domani lo porta ad Assago con un ospite speciale: Passenger.