MARION GUGLIELMETTI
Cultura e Spettacoli

Isola dei Famosi 2021, Awed: "Anche quelli come me possono farcela"

Lo youtuber napoletano, vincitore del reality show, racconta la sua esperienza: "Sono più forte e sicuro di me". E svela i suoi sogni

Awed (Foto Instagram)

Milano, 7 luglio 2021  -  Esattamente un mese fa terminava l'Isola dei Famosi, il reality show di Canale 5, che ha visto trionfare Awed, all'anagrafe Simone Paciello. Nonostante le difficoltà iniziali, il giovane Youtuber napoletano - su YouTube Awed conta 1.96 milioni di iscritti, su Instagram i suoi follower ammontano a 1.8 milioni - è riuscito resistere 85 giorni regalando sempre un sorriso o una battuta. Ed è stata proprio la sua simpatia a farlo brillare agli occhi del pubblico televisivo, che lo ha nominato vincitore della quindicesima edizione, preferendolo a personaggi che già da tempo erano volti noti al grande schermo. Non naufrago per eccellenza, ha ammesso di aver fatto davvero poco per procacciarsi cibo e legna o per costruire una capanna. Ma ha rivelato che il dolce non fare niente non era poi così dolce, perché lo ha costretto a fare conti con i suoi pensieri 24 ore su 24. E così, più che un viaggio in Honduras è stato un viaggio dentro se stesso. Grazie a questa esperienza, Awed è tornato a casa più forte e sicuro di se stesso. "Perché anche quelli come me possono farcela. Se una persona che viene dal mondo del web ha un seguito è perché ha un talento e un motivo per essere seguito".

Awed all'Isola dei Famosi
Awed all'Isola dei Famosi

Oggi bene, ma riabituarsi alla vita di tutti i giorni non è stato semplice .

La difficoltà più grande?

Il fuso orario mi ha fatto sentire scombussolato per giorni. Poi, mentalmente non riuscivo quasi a rendermi conto della vittoria. E fisicamente ero a pezzi: ero dimagrito tantissimo.

Perché ha scelto di partecipare?

Volevo una maggiore visibilità. Venendo dal mondo del web, avevo bisogno di una vetrina importante che mi desse la possibilità di farmi conoscere al meglio.

Che esperienza è stata l'Isola?

Inaspettata. Quando mi è stato proposto di partecipare, non ho esitato ad accettare. Ma avevo decisamente sottovalutato ogni singolo aspetto di questa esperienza. Mi dicevo "non sarà così dura come la vogliono raccontare" e invece...

E invece?

E' stata l'esperienza più difficile ed introspettiva della mia vita. Sull'Isola hai a che fare con te stesso ogni singolo minuto della tua vita e, ve lo assicuro, non è affatto semplice. Non è un viaggio in Honduras, ma un viaggio all'interno di se stessi che mi ha scavato in profondità.

Awed
Awed

L'Isola non è un reality che ti cambia, ma l'occasione per poter cambiare. Ed io penso di averla colta al volo.

Com'è oggi Awed?

Tornato in Italia ho vissuto momenti di alienazione e mi sono reso conto dell'importanza delle piccole cose che prima neppure vedevo. Ora sto cercando di apprezzarle tutte. Dedico anche più tempo ai miei affetti, alla mia famiglia.

Si sente anche più forte e sicuro di se stesso?

Sì e ne avevo bisogno. Non mi sono mai considerato un bello. L'Isola mi ha dato l'occasione di mettermi alla prova e sfidare me stesso. Stare in costume da bagno per 85 giorni ti espone a non pochi giudizi. Ma o cercavo di nascondere i miei difetti oppure li mettevo in evidenza ridendoci su.

Un lavoro sul web e sui social, quanto le è mancato il telefonino?

Non ci crederete ma non ho mai sentito la mancanza del cellulare. Sull'Isola ci sono talmente tante difficoltà da affrontare che non hai la testa per pensare a certe cose. Le priorità erano il cibo e cercare di instaurare rapporti e mantenere un certo equilibrio mentale.

Riesce a farne a meno anche oggi?

Con il telefonino ci lavoro, quindi non è così facile. Ma cerco di utilizzarlo un po' meno per concentrarmi su altre cose. Mi sono reso conto di quanto tempo sprecassi dietro ad un dispositivo che ti porta via tante ore della tua vita. Per esempio, la notte lo spengo: alle tre vi è mai arrivato un messaggio che vi ha cambiato la vita? A quell'ora se arriva qualcosa, di solito, è un problema,

Awed vince l'Isola dei Famosi, seconda Valentina
Awed vince l'Isola dei Famosi, seconda Valentina

La vittoria. Ero già soddisfatto di essere arrivato in finale, ma la scalata tra nominatin e televoti è stata adrenalina pura.

Secondo lei è stato favorito dal supporto del web?

Forse, ma il mondo del web è imprevedibile: in un momento ti può supportare e il momento dopo può girarti le spalle. Nelle prime settimane ho avuto un comportamento sbagliato e pensavo che le mie azioni potessero avere delle conseguenze rispetto al pubblico che mi seguiva. Pensavo di aver deluso tutti.

Invece l'eterno secondo è, finalmente, arrivato primo

Vero, nella vita mi sono sempre sentito un eterno secondo. Vedevo sempre quello che facevano gli altri ma non guardavo mai quello che facevo io di buono. Anche sull'Isola: Andrea, Ignazio e Matteo mi sono sempre sembrati più forti di me a livello fisico e comportamentale. Per questo, mi ritrovavo spesso a fare un passo indietro. La vittoria mi ha regalato maggiore consapevolezza di me stesso.

C'è stato un momento in cui ha capito che poteva vincere?

Sì, quando c'è stato il televoto per l'immunità e ho vinto contro Ignazio. Ecco, lì ho percepito che il pubblico mi stava supportando.

Cosa l'ha premiata?

Sono stato l'esatto opposto di quello che la gente si aspettava da un naufrago. Per esempio, ho pescato un solo pesce e sono andato a prender la legna solo una volta. Ero stanco e debole, ma sono anche un po' pigro di mio. Evidentemente, la mia parte più umana è piaciuta ed arrivata al cuore della gente.

Un naufrago non naufrago...

Fisicamente e a livello pratico non mi sono dato molto da fare. Però, credetemi, vivere così era molto più complicato. Fare qualcosa ti aiuta a non pensare. Per me erano pensieri h24. Un casino.

Ha parlato di errori iniziali, cosa si rimprovera di più?

Le due settimane in cui ho litigato con Gilles, Vera e il resto del gruppo. Ho tradito me stesso e rivedendomi non mi sono riconosciuto: ero antipatico, aggressivo, negativo. E’ facile ora parlare con il senno di poi ma avendo avuto la fortuna di sbagliare all’inizio sono riuscito poi a tornare sui miei passi. Se gli screzi ci fossero stati in un momento successivo sono sicuro che sarei uscito.

C'è stato un momento in cui ha rischiato di mollare?

E' stato a metà percorso. Credevo davvero di non farcela più: non ero solo fisicamente stanco e debilitato, ma anche mentalmente stavo iniziando a mollare.

Awed all'Isola dei Famosi 2021
Awed all'Isola dei Famosi 2021

Ho iniziato a lavorare sulla mia testa e ho messo in secondo piano il mio aspetto fisico. Ho pensato che dovevo provare a trovare quell'ironia che mi ha sempre contaddistinto. E ci sono riuscito.

Con chi ha legato di più?

Con Ignazio Moser ci sentiamo spesso e poi a Milano riusciamo anche a vederci. Ma anche Andrea Cerioli e Matteo Diamante. Un'altra persona a cui voglio molto bene è Beppe Braida.

Chi è stato il più stratega?

Sinceramente non ho visto grandi strategie. Qualcuno ha criticato me, ma forse l'unica strategia che ho usato è stata quella di fare scelte istintive, di cuore e di pancia. Anche se potevano sembrare folli o poco coerenti rispetto a quanto avevo detto o fatto poco prima.

Com'è stato il ritorno sui social?

ilano, 7 luglio 2021  -  Esattamente un mese fa terminava l'Isola dei Famosi, il reality show di Canale 5, che ha visto trionfare Awed, all'anagrafe Simone Paciello. Nonostante le difficoltà iniziali, il giovane Youtuber napoletano - su YouTube Awed conta 1.96 milioni di iscritti, su Instagram i suoi followers ammontano a 1.8 milioni - è riuscito resistere 85 giorni regalando sempre un sorriso o una battuta. Ed è stata proprio la sua simpatia a farlo brillare agli occhi del pubblico televisivo, che lo ha nominato vincitore della quindicesima edizione, preferendolo a personaggi che già da tempo erano volti noti al grande schermo. Non naufrago per eccellenza, ha ammesso di aver fatto davvero poco per procacciarsi cibo e legna o per costruire una capanna. Ma ha rivelato che il dolce non fare niente non era poi così dolce, perché lo ha costretto a fare conti con i suoi pensieri 24 ore su 24. E così, più che un viaggio in Honduras è stato un viaggio dentro se stesso. Grazie a questa esperienza, Awed è tornato a casa più forte e sicuro di se stesso. "Perché anche quelli come me possono farcela. Se una persona che viene dal mondo del web ha un seguito è perché ha un talento e un motivo per essere seguito".

Un mese dal termine dell'Isola dei Famosi, come sta?

Oggi bene, ma riabituarsi alla vita di tutti i giorni non è stato semplice .

La difficoltà più grande?

Il fuso orario mi ha fatto sentire scombussolato per giorni. Poi, mentalmente non riuscivo quasi a rendermi conto della vittoria. E fisicamente ero a pezzi: ero dimagrito tantissimo.

Perché ha scelto di partecipare?

Volevo una maggiore visibilità. Venendo dal mondo del web, avevo bisogno di una vetrina importante che mi desse la possibilità di farmi conoscere al meglio.

Che esperienza è stata l'Isola?

Inaspettata. Quando mi è stato proposto di partecipare, non ho esitato ad accettare. Ma avevo decisamente sottovalutato ogni singolo aspetto di questa esperienza. Mi dicevo "non sarà così dura come la vogliono raccontare" e invece...

E invece?

E' stata l'esperienza più difficile ed introspettiva della mia vita. Sull'Isola hai a che fare con te stesso ogni singolo minuto della tua vita e, ve lo assicuro, non è affatto semplice. Non è un viaggio in Honduras, ma un viaggio all'interno di se stessi che mi ha scavato in profondità.

Pensa di essere cambiato?

L'Isola non è un reality che ti cambia, ma l'occasione per poter cambiare. Ed io penso di averla colta al volo.

Com'è oggi Awed?

Tornato in Italia ho vissuto momenti di alienazione e mi sono reso conto dell'importanza delle piccole cose che prima neppure vedevo. Ora sto cercando di apprezzarle tutte. Dedico anche più tempo ai miei affetti, alla mia famiglia.

Si sente anche più forte e sicuro di se stesso?

Sì e ne avevo bisogno. Non mi sono mai considerato un bello. L'Isola mi ha dato l'occasione di mettermi alla prova e sfidare me stesso. Stare in costume da bagno per 85 giorni ti espone a non pochi giudizi. Ma o cercavo di nascondere i miei difetti oppure li mettevo in evidenza ridendoci su.

Un lavoro sul web e sui social, quanto le è mancato il telefonino?

Non ci crederete ma non ho mai sentito la mancanza del cellulare. Sull'Isola ci sono talmente tante difficoltà da affrontare che non hai la testa per pensare a certe cose. Le priorità erano il cibo e cercare di instaurare rapporti e mantenere un certo equilibrio mentale.

Riesce a farne a meno anche oggi?

Con il telefonino ci lavoro, quindi non è così facile. Ma cerco di utilizzarlo un po' meno per concentrarmi su altre cose. Mi sono reso conto di quanto tempo sprecassi dietro ad un dispositivo che ti porta via tante ore della tua vita. Per esempio, la notte lo spengo: alle tre vi è mai arrivato un messaggio che vi ha cambiato la vita? A quell'ora se arriva qualcosa, di solito, è un prolema,

Il momento più bello?

La vittoria. Ero già soddisfatto di essere arrivato in finale, ma la scalata tra nominatione e televoti è stata adrenalina pura.

Secondo lei è stato favorito dal supporto del web?

Forse, ma il mondo del web è imprevedibile: in un momento ti può supportare e il momento dopo può girarti le spalle. Nelle prime settimane ho avuto un comportamento sbagliato e pensavo che le mie azioni potessero avere delle conseguenze rispetto al pubblico che mi seguiva. Pensavo di aver deluso tutti.

Invece l'eterno secondo è, finalmente, arrivato primo

Vero, nella vita mi sono sempre sentito un eterno secondo. Vedevo sempre quello che facevano gli altri ma non guardavo mai quello che facevo io di buono. Anche sull'Isola: Andrea, Ignazio e Matteo mi sono sempre sembrati più forti di me a livello fisico e comportamentale. Per questo, mi ritrovavo spesso a fare un passo indietro. La vittoria mi ha regalato maggiore consapevolezza di me stesso.

C'è stato un momento in cui ha capito che poteva vincere?

Sì, quando c'è stato il televoto per l'immunità e ho vinto contro Ignazio. Ecco, lì ho percepito che il pubblico mi stava supportando.

Cosa l'ha premiata?

Sono stato l'esatto opposto di quello che la gente si aspettava da un naufrago. Per esempio, ho pescato un solo pesce e sono andato a prender la legna solo una volta. Ero stanco e debole, ma sono anche un po' pigro di mio. Evidentemente, la mia parte più umana è piaciuta ed arrivata al cuore della gente.

Un naufrago non naufrago...

Fisicamente e a livello pratico non mi sono dato molto da fare. Però, credetemi, vivere così era molto più complicato. Fare qualcosa ti aiuta a non pensare. Per me erano pensieri h24. Un casino.

Ha parlato di errori iniziali, cosa si rimproverà di più?

Le due settimane in cui ho litigato con Gilles, Vera e il resto del gruppo. Ho tradito me stesso e rivedendomi non mi sono riconosciuto: ero antipatico, aggressivo, negativo. E’ facile ora parlare con il senno di poi ma avendo avuto la fortuna di sbagliare all’inizio sono riuscito poi a tornare sui miei passi. Se gli screzi ci fossero stati in un momento successivo sono sicuro che sarei uscito.

C'è stato un momento in cui ha rischiato di mollare?

E' stato a metà percorso. Credevo davvero di non farcela più: non ero solo fisicamente stanco e debilitato, ma anche mentalmente stavo iniziando a mollare.

Come ha fatto a resistere?

Ho iniziato a lavorare sulla mia testa e ho messo in secondo piano il mio aspetto fisico. Ho pensato che dovevo provare a trovare quell'ironia che mi ha sempre contaddistinto. E ci sono riuscito.

Con chi ha legato di più?

Con Ignazio Moser ci sentiamo spesso e poi a Milano riusciamo anche a vederci. Ma anche Andrea Cerioli e Matteo Diamante. Un'altra persona a cui voglio molto bene è Beppe Braida.

Chi è stato il più stratega?

Sinceramente non ho visto grandi strategie. Qualcuno ha criticato me, ma forse l'unica strategia che ho usato è stata quella di fare scelte istintive, di cuore e di pancia. Anche se potevano sembrare folli o poco coerenti rispetto a quanto avevo detto o fatto poco prima.

Com'è stato il ritorno sui social?

I miei follower sono aumentati, ma anche il target è cambiato. Prima mi seguivano soprattutto i ragazzini. Oggi ho anche una fetta di pubblico che va dai 35 ai 65 anni. Sono passato dal ricevere "ti amo" e cuoricini, a messaggi articolati di apprezzamento da persone adulte che, a volte, mi mettono quasi in imbarazzo.

E il suo lavoro sul web?

Non faccio video da tantissimo tempo, ma c’è una motivazione alla base: tornerò quando avrò qualcosa da raccontare. Mi sono ripromesso che voglio cambiare un po’ di cose, ho mille idee nella testa, e voglio essere sincero: mi sono anche un po’ rotto di continuare a fare reaction perché so che posso far divertire molto di più con tantissime altre cose.

Obiettivi o sogni?

Ho due obiettivi. Sono un grandissimo appassionato della comicità americana e dello stand up comedy. Vorrei diventare un comico, fare una tourneé teatrale e portare i ragazzi a teatro. Ma mi affascina anche il mondo della conduzione. Tutto questo senza abbandonare il web. Sono nato e cresciuto in quell'ambiente. E poi per me internet è libertà: puoi dire e fare ciò che pensi. Sei autore di te stesso.