FABIO LUONGO
Cultura e Spettacoli

Il grido d'amore del cantautore Androgynus

Il cantautore Gabriele Bernabò ha pubblicato il nuovo singolo "Grido per te", con un testo che rivisita una famosa poesia di Prévert. Ad accompagnare il brano un video girato dallo stesso cantante. E' il secondo pezzo estratto dall'album "L'eterno è solo un attimo"

Il grido d'amore del cantautore Androgynus

Milano, 16 gennaio 2025 - Un inno all'amore ispirato a una delle poesie più belle e intense di Jacques Prévert. E' il nuovo singolo appena pubblicato dal cantautore Androgynus, alias Gabriele Bernabò, intitolato "Grido per te". La canzone celebra l'universalità dell'amore autentico, visto come una forza capace di andare al di là dei limiti umani, e sarà in rotazione radiofonica da domani

Milano il cantautore Androgynus
Milano il cantautore Androgynus

"Grido per te è stata scritta in due serate, una per la musica e una per il testo - racconta l'artista -. L'idea del testo è una rivisitazione della celebre poesia di Jacques Prévert 'I ragazzi che si amano'. L'amare, il voler bene è considerato ancora un sintomo di debolezza e spesso la società ti insegna che devi cercare di essere più forte e più furbo degli altri per arrivare prima: io penso invece che chi riesce ad amare, a voler bene, senza mancare di rispetto a sé stesso, sia il più forte di tutti".

Ad accompagnare il singolo è un video diretto dallo stesso Androgynus, in cui le ombre di musicisti che suonano si alternano a riprese spaziali in cui è in primo piano il cantautore, avvolto da luci colorate e da abiti futuristici. Suggestioni che rendono ancor di più un grido verso il cielo questa canzone sull'amore come forza in grado di liberare l'intensità dei sentimenti che hanno bisogno di essere espressi, in grado di spingere al cambiamento, alla portata di tutti.

"Grido per te" è il secondo singolo estratto dal nuovo album di Androgynus intitolato "L'eterno è solo un attimo": nei mesi scorsi era già uscito il brano "Inseparabili", un invito a cogliere la felicità e a non farsi legare dal passato. "In quel caso il brano era stato scritto in origine da Manuele Fusaroli, produttore storico italiano che ha lavorato con Motta e gli Zen Circus: lo abbiamo poi elaborato insieme ed è diventato quello che si ascolta ora - spiega Androgynus -. Il messaggio si racchiude nel ritornello: liberi ma inseparabili. Che sembra una contraddizione: nella nostra società ci si unisce con qualcuno e a volte si sacrificano delle libertà personali o interiori, invece siamo liberi di fare quello che vogliamo ma siamo uniti in maniera indissolubile. Liberi ma insieme legati: è una lotta continua ma si può, si deve".

Questi temi percorrono tutto il disco, che si distingue per l'uso del Farfisa Louvre e di amplificatori vintage Davoli e Vox, che danno un suono più caldo e senza tempo, in bilico tra tradizione e innovazione, con uno scarto felice rispetto all'attuale pop radiofonico. "Con 'L'eterno è solo un attimo' siamo voluti tornare ai vecchi dischi anni '70 in cui c'era un filo conduttore ed era importante ascoltare l'album tutto intero - sottolinea Androgynus -: non è un insieme di singoli, dal punto di vista musicale. Le canzoni hanno un ordine preciso e anche a livello testuale c'è un tema ricorrente, che è quello del vivere il momento presente, tornare alla consapevolezza del momento presente spogliandosi di desideri e bisogni ingenui e indotti, che causano l'infelicità. Si può trovare l'eternità, la felicità, la pacatezza anche solo in un attimo di pace ed equilibrio interiore".