Sport in zona rossa e in zona arancione
Con il ritorno in zona rossa della Lombardia cambiano, ma di poco rispetto all'arancione, anche le regole per le attività sportive fermo restando che rimangono consentiti eventi e le competizioni, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni e dal Cip, riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva. Gli allenamenti sono consentiti a porte chiuse. Sono vietati gli sport di contatto e tutta l'attività sportiva dilettantistica e amatoriale di base. Chiuse le palestre e le piscine. Lo sport, a meno di misure precise emanate nelle prossime ore, di fatto rimane regolato dai precedenti decreti e ordinanze del ministero della Salute.
Corsa libera
Rimane consentita, salvo diverse disposizioni più restrittive emanate dalla autorità locali e nell’assoluto rispetto del divieto di assembramento, dalle 5 alle 22 svolgere attività sportiva, anche amatoriale, o attività motoria solo all'aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l'attività sportiva e di almeno un metro per la semplice attività motoria, salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minorenni o per le persone non completamente autosufficienti.
No alle partite nei parchi e campetti
Ovviamente non sono permessi nei parchi sport di squadra, partitelle a basket o volley anche nei campetti attrezzati all'aperto. Il ciclismo è consentito anche se in teoria solo nei confini del proprio comune di residenza. Consentita l'equitazione ai proprietari di cavalli o a chi ha l'animale in fida o mezza fida. Caccia e pesca sono regolate nella maggior parte dei casi da norme regionali. Vietati tennis, padle, pallavolo, basket, nuoto a meno che non riguardino atleti professionisti o di interesse olimpico.