Lombardia in zona gialla dal 26 aprile, Fontana: dati migliorano, buone probabilità

Il governatore e le riaperture: scuole al 100% e copertura dei treni al 50% è una equazione insostenibile. Vaccini: prima dose a tutti entro luglio

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana

Milano - "Il coprifuoco è una di quelle misure che dovranno tener conto del miglioramento della situazione e dei numeri, del raggiungimento di una sempre maggiore normalità. Sulla base della valutazione dei numeri si valuterà se eliminarlo o tenerlo ancora qualche giorno. Siamo vicini a una scelta definitiva". Questa la posizione del governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo alla trasmissione 'Buongiorno 24' su Skytg24. "Sono dell'opinione che bisogna fare tutto con gradualità e buonsenso - ha aggiunto Fontana -, quel buonsenso che il governo sta usando. Con il governo, il vantaggio è che c'è un dialogo continuo, quasi giornaliero, per cui i cambiamenti possono avvenire con maggiore costanza. Con il precedente governo era meno intenso il contatto". 

Zona gialla

Il presidente lombardo si è mostrato cautamente ottimista in merito al passaggio della Lombardia in zona gialla, con il monitoraggio di venerdì 23 aprile: "I numeri stanno gradualmente migliorando e se le cose dovessero continuare così credo proprio di sì", la Lombardia può tornare 'gialla'. "E' sempre difficile ipotecare il futuro ma se la situazione odierna dovesse proseguire ci sono buone probabilità di ritornare gialli" ha chiosato. In generale, si è pronti per ripartire. "Si è fatto tutto quello che si doveva fare, siamo pronti a dare una spinta, ma la ripartenza definitiva arriva se la campagna vaccinale può proseguire secondo i progetti e le prospettive date" ha sottolineato il presidente. 

Vaccini: obiettivo prima dose per tutti entro luglio

In merito alla campagna vaccinale il governatore ha spiegato che l'obiettivo è arrivare a 65mila vaccini al giorno. Ieri in regione sono partite le prenotazioni per la fascia d'età compresa tra i 65 e i 69 anni.  "Io sono convinto che nel momento in cui dovessimo avere la garanzia di un arrivo di dosi sufficienti potremmo riuscire ad arrivare a completare la vaccinazione dei cittadini con almeno una dose entro la fine di giugno e i primi 15 giorni di luglio, ovvero nel mese di luglio si deve arrivare a una conclusione", ha detto il presidente della Lombardia.. "Si potrebbe arrivare anche prima, però temo che dovremmo ridurre la nostra potenza, accontentandoci per il numero di vaccini che non è compatibile" ha spiegato. "Ieri abbiamo somministrato oltre 58mila dosi - ha detto Fontana  - e abbiamo intenzione entro questa settimana di salire a 65mila-70mila, per poi aumentare ulteriormente nelle prossime settimane". Alla domanda se si potrà arrivare ad una vaccinazione senza prenotazione, Fontana ha risposto: "E' un po' complesso soprattutto a causa del fatto che vanno fatte due dosi e perché alcuni vaccini vanno mantenuti ad una certa temperatura. Forse quando avremo fatto gran parte dei vaccini e ci saranno pochissime persone non vaccinate si potrà pensare". 

Il nodo trasporti

Il 26 aprile scatterà la prima importante fase di riapertura. "Per quanto riguarda la riapertura del trasporto pubblico, i tavoli con Prefetture sono sempre aperti, ma dobbiamo risolvere il problema dell'equazione insostenibile che vede le scuole al 100% e la copertura dei treni al 50%. Questo è un problema che abbiamo già evidenziato al governo. Nell'incontro previsto nel pomeriggio sentiremo le riflessioni del governo" ha detto Fontana. Per il numero uno del Pirellone "ci sono in campo una serie di soluzioni, una delle quali sarebbe quella di dilazionare l'ingresso degli studenti nelle scuole". 

Le elezioni di Milano

Infine una riflessione in vista delle elezioni comunali di Milano e l'ipotesi della candidatura per il centrodestra dell'ex sindaco Gabriele Albertini. "Ho grande stima personale di Albertini, ci sentiamo, con lui ho un ottimo rapporto, e sono convinto che potrebbe essere un ottimo sindaco di Milano". "In questi ultimi giorni - ha precisato- non ci siamo sentiti" e l'argomento candidatura non è stato toccato. "Con Albertini parliamo di grandi progetti e prospettive per la Lombardia e Milano. Lui ha ancora l'entusiasmo di quando ha iniziato a fare attività amministrativa".