Vaccino J&J: "Rispettiamo impegno 200 milioni di dosi a Ue". Quando arrivano in Italia

Il Sottosegretario alla Salute Costa: "Da metà aprile ci sarà la consegna del J&J con 7 milioni di dosi previste per il trimestre"

Vaccino Johnson & Johnson

Vaccino Johnson & Johnson

Milano - "Rimaniamo fiduciosi della nostra capacità di rispettare l'impegno di fornire 200 milioni di dosi del nostro vaccino contro il COVID-19 a dose singola alla Commissione europea e agli Stati membri nel 2021, iniziando le consegne nella seconda metà di aprile, come precedentemente comunicato". Ad annunciarlo è l'azienda farmaceutica Johnson & Johnson dopo il blocco di un lotto di principio attivo non conforme agli standard di qualità presso la Emergent Biosolutions in Usa. "Continuiamo a prevedere di consegnare oltre un miliardo di dosi del nostro vaccino contro il COVID-19 entro la fine del 2021", afferma l'azienda. Il processo di controllo della qualità "ha identificato un lotto di principio attivo non conforme agli standard di qualità presso Emergent Biosolutions in Usa. Questo lotto non è mai passato alle fasi di infialatura e finitura del nostro processo di produzione. Questo è un esempio del rigoroso controllo di qualità applicato ad ogni lotto di principio attivo". Il problema "è stato identificato e affrontato con Emergent e condiviso con la FDA degli Stati Uniti. Qualità e sicurezza continuano ad essere la nostra massima priorità". 

Sulla consegna" del vaccino anti-Covid "Johnson & Johnson a oggi è confermata la previsione. Quindi a metà aprile inizieranno" le consegne delle "prime 400mila dosi" ha confermato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervenuto oggi ad 'Agorà' su Rai3. "Martedì scorso è arrivato oltre un milione di vaccini Pfizer, giovedì 500mila di Moderna e questa mattina 1,3 mln di AstraZeneca. Il trimestre decisivo sarà quello che inizierà proprio in questi giorni. Da metà aprile ci sarà la consegna del J&J con 7 milioni di dosi previste per il trimestre", ha elencato.  "Non c'è dubbio che c'è un rapporto di fiducia che va recuperato" con gli italiani "e lo si può fare solo con i fatti - ha osservato il sottosegretario - Il piano vaccinale ha previsto l'ampliamento della platea dei vaccinatori coinvolgendo medici di base, odontoiatri, specializzandi, farmacisti. Ha previsto anche l'ampliamento dei punti vaccinali, nell'ultimo mese c'è stato un incremento del 30%, e siamo passati dal somministrare 60mila dosi al giorno a 250mila e addirittura a 280mila. Un cambio di passo c'è stato e credo che oggi ci sono le condizioni per raggiungere in fretta l'obiettivo che ci siamo dati di arrivare alle 500mila dosi giornaliere. E' un momento difficile e la politica si deve unire nella campagna vaccinale. La contrapposizione governo-regioni non è utile, quelle in difficoltà devono essere aiutate e la volontà del governo non è sostituirsi".