Vaccino in gravidanza, quando bisogna farlo? La risposta dell'Iss

Aggiornate le linee guida su tempi e raccomandazioni per le donne incinte

Vaccino a una donna incinta

Vaccino a una donna incinta

 Vaccino contro il Covid durante la gravidanza: sì, ma quando? Dopo le diverse pronunce che hanno raccomandato alle donne in attesa di un figlio o di una figlia di sottoporsi all'iniezione dell'antidoto anti-coronavirus (e dopo alcuni casi drammatici che hanno riguardato donne incinte), ora dall'Istituto superiore della Sanità arriva un chiarimento anche sul momento migliore in cui ricevere il siero.

"In considerazione delle crescenti evidenze sulla sicurezza della vaccinazione in gravidanza sia nei confronti del feto che della madre, delle nuove evidenze relative alla maggiore morbosità associata alla variante Delta, della crescente circolazione della stessa variante e del notevole abbassamento dell'età mediana all'infezione in Italia" viene raccomandata "l'estensione dell'offerta vaccinale, con vaccini a mRNA, a tutte le donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre che desiderino vaccinarsi". 

Indicazioni aggiornate

L'Istituto, in seguito agli ultimi rilevamenti sul tema vaccini e gravidanza, ha aggiornato le indicazioni sulla vaccinazione contro Covid-19 in gravidanza e allattamento: "Sebbene la vaccinazione possa essere considerata in qualsiasi epoca della gravidanza - precisa - a oggi sono ancora poche le evidenze relative a vaccinazioni eseguite nel primo trimestre. Le donne che desiderino vaccinarsi in questa epoca gestazionale devono valutare rischi e benefici insieme a un sanitario anche alla luce dell'evidenza che la febbre, che rientra tra le possibili reazioni al vaccino, può causare un aumento del rischio di malformazioni congenite"

Il ruolo di medici e infermieri

"Le donne a maggior rischio di contrarre l'infezione da Sars-CoV-2 (per esempio le professioniste attive nel comparto sanitario o le caregiver) e/o a maggior rischio di sviluppare una malattia grave da Covid-19 (donne con fattori di rischio come età superiore ai 30 anni, BMI - l'indice di massa corporea - superiore ai 30, comorbidità, cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria) rimangono il target prioritario per la vaccinazione in gravidanza". 

E' bene che le donne in attesa ricevano le informazioni più dettagliate possibili sul vaccino e sulle possibili reazioni all'inoculazione. "Il personale sanitario è tenuto a illustrare nella maniera più chiara possibile il rapporto tra rischi e benefici, così da permettere a ogni donna di prendere la decisione più appropriata per il proprio caso. I sanitari devono raccomandare la vaccinazione dei conviventi per limitare ulteriormente il rischio di contagio delle donne in gravidanza e durante l'allattamento". 

E chi scoprisse di essere incinta dopo aver ricevuto il vaccino? Nessuna paura. "Si sottolinea - fanno sapere ancora dall'Iss - che, se una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza dopo aver già ricevuto il vaccino, non c'è evidenza in favore dell'interruzione della gravidanza. Inoltre, se una donna scopre di essere in gravidanza tra la prima e la seconda dose del vaccino può considerare di ritardare la seconda dose fino al secondo trimestre".