Vaccino Covid bambini under 6, Bassetti: "Nessun obbligo, un'opportunità"

Il direttore della Clinica di malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova riflette sul valore della profilassi nella fascia dai 6 mesi ai 5 anni

Il vaccino anti Covid ai bambini dai 6 mesi ai 5 anni? "Credo sia un'opportunità e per questo credo sia da raccomandarsi", ha detto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, che riflette sul valore della profilassi Covid-19 in questa fascia d'età. E ha aggiunto: "Per i bambini molto piccoli già è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale, figurarsi se non lo dovrebbe essere quella per il Covid". "Dopodiché - ha sottolineato l'infettivologo all'Adnkronos Salute - come la vaccinazione dei più grandi, questo rimane sempre un argomento da discutere col proprio pediatra. E quindi ogni genitore prenderà la decisione. Certamente non si può parlare di obbligo. Ma la possibilità di vaccinazione antiCovid dovrebbe essere ampliata".

Nel frattempo, l'Agenzia europea del farmaco Ema ha in corso la valutazione della richiesta di autorizzazione presentata da Moderna per l'utilizzo del suo vaccino nei più piccoli. Lo ha gfatto sapere il capo della task force vaccini dell’Agenzia europea del farmaco Marco Cavaleri: "Abbiamo appena cominciato la valutazione della domanda di Moderna, si tratta della prima per questa fascia d’età".

Ma non solo da Ema arrivano notizie anche su nuovi vaccini adattati alle varianti. C'è una probabilità “abbastanza alta” di vedere approvato entro settembre a livello Ue il primo vaccino anti-Covid adattato alle varianti. ”Non è un mistero - ha aggiunto Cavaleri - che quelli più avanti al momento siano i vaccini mRna”. Ema e gli altri regolatori internazionali - ha precisato Cavaleri - daranno l'approvazione solo a prodotti che dimostrino la loro sicurezza e la loro superiorità rispetto a quelli attualmente in uso nel contrastare Omicron” e le varianti più recenti del virus che causano il Covid. “La nostra priorità è assicurare l'approvazione di vaccini adattati entro settembre al più tardi, in modo da poter cominciare la campagna vaccinale nell'Ue in autunno”.

Per quanto riguarda la curva epidemica il membro Ema ha evidenziato come “la situazione nell'Ue si è stabilizzata, ma i casi nel mondo sono ancora milioni e la pandemia non è finita. Il Covid continuerà ad avere un impatto sulle nostre vite, dobbiamo restare vigili in caso di un nuovo aumento dei casi il prossimo inverno”. Al momento, ha detto ancora Cavaleri, “vanno monitorate attentamente le sottovarianti di Omicron BA.4 e BA.5 che si diffondono in Sudafrica e in altre regioni per capire se possano portare a un aumento dei casi anche nell'Unione europea”.