
Un rider pendolare
Milano, 5 giugno 2020 - Dopo proteste arrivate da più parti, inclusa Legambiente, per il nuovo divieto la società che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia ha spiegato che "durante il periodo dell'emergenza sanitaria, in particolare negli ultimi giorni dopo il lockdown, il fenomeno dei riders metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili a ogni ora del giorno. Si verificano veri e propri 'assalti ai treni' con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell'esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili. il 50% di quelli a sedere, il 15% di quelli in piedi, durante la corsa, la salita e la discesa dai convogli e gli spostamenti in carrozza".
"La mancanza di rispetto delle regole, non più di 5 biciclette a carrozza nel periodo pre-Covid, - spiegano da Trenord - non può essere più contrastata dal solo personale ferroviario. Il fenomeno è in espansione e non può essere scaricato sull'ultimo segmento di mobilità che collega la periferia al centro". Da qui la decisione del divieto anche se "resta consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e mezzi simili non ingombranti" cioè con dimensioni non superiori a 80x120x45cm. "Trenord ha sempre favorito il trasporto biciclette sui treni per accrescere la mobilità dolce, anche con offerte commerciali dedicate. Intende continuare a farlo, a condizione che sia garantita la sicurezza dei passeggeri e rispettato il distanziamento", si legge nella nota che rimanda ai prossimi giorni l'annuncio dei treni su cui sarà possibile salire con le due ruote.
La protesta di Legambiente
Sullo stop stamattina era intervenuta Legambiente. "Il trasporto pubblico locale ha bisogno della ciclabilità come la ciclabilità ha bisogno del traporto pubblico locale, soprattutto in una fase delicata come questa. L'azienda deve chiarire se è dalla parte dei suoi utenti o vuole invece accreditare un'immagine esclusiva, se non discriminatoria; sicuramente poco sostenibile". Così Federico Del Prete, presidente di Legambici APS - Legambiente, riguardo alla sospensione del trasposto bici sui treni regionali decisa da Trenord.
"E'un provvedimento che colpisce gruppi etnici e fasce sociali deboli, come i fattorini della gig economy e i pendolari che usano ogni giorno il treno per andare a lavorare. Proibire le biciclette sui treni è come guardare il mondo da un cannocchiale alla rovescia". Legambiente Lombardia ha chiesto quindi a Trenord "l'immediata revoca di un provvedimento gravemente discriminatorio, oltre che inspiegabilmente senza data di termine. La promozione della multimodalità e l'inclusività dei trasporti sono punti cruciali per non rischiare un blocco logistico in Lombardia, soprattutto nella delicata Fase3".