
La Treccani elimina i termini insultati per le donne
Ha vinto la battaglia la missiva con 100 firmatarie che chiedeva alla Treccani di aggiornare la voce donna, togliendo quei termini offensivi che venivano collegati alla parola nel Vocabolario dei sinonimi. Da oggi al lemma donna non si troveranno piu’ parole come “cagna, bagascia, battona o zoccola“. «Chi cercherà sul vocabolario online della Treccani la voce “donna“ da oggi dunque non troverà più tra i sinonimi parole offensive di riferimento. Il cambiamento dell’Enciclopedia italiana è stato sollecitato da un dibattito tra un gruppo di attiviste e la direttrice stessa del vocabolario Treccani ospitato sulle pagine del quotidiano Repubblica.
Valeria Della Valle, direttrice del vocabolario Treccani e condirettrice, con Giuseppe Patota, del Nuovo Treccani, ha spiegato che «non è stata una decisione improvvisa: fin dalle origini la Treccani si è rinnovata in base ai cambiamenti del costume e della società. I dizionari devono testimoniare l’uso scritto e parlato, buono e cattivo, rispettoso e volgare, naturalmente avvertendo quando si tratta di usi offensivi».
Ad annunciare la svolta è la deputata Rossella Muroni, capogruppo alla Camera di FacciamoECO - Federazione dei verdi. «Possiamo plaudire alla prima volta di una donna alla guida del Cnr o alla guida dei servizi segreti, fare sinceri auguri di buon lavoro alla Carrozza e alla Belloni, ma è evidente che è ancora lunga la strada per raggiungere la parità di genere nel nostro Paese e che questa sfida passa dall’educazione e da un cambiamento culturale. Per fare qualche passo avanti nella giusta direzione sarebbe importante, come chiede l’alleanza “Donne per la salvezza“, prevedere misure più ampie e incisive a favore delle donne nel Pnrr. Un altro punto del Piano da migliorare e per cui non mancherà l’impegno di FacciamoECO», conclude.