Terremoto in Turchia, almeno 200 morti. In Italia rientra l'allerta tsunami

Una scossa di magnitudo 7.9 ha colpito nella notte quando da noi erano passate da poco le 2 di notte. Cosa dice l'esperto

Istanbul, 6 febbario 2023 - Quasi 200 morti e oltre 500 feriti tra Aleppo, Hama e Lattakia. E' l'ultimo bilancio del terremoto che nella notte hanno colpito Turchia e Siria, secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Damasco. Un terremoto di magnitudo 7.9 ha colpito la Turchia quando in Italia erano passate da poco le 2 di notte: gravi crolli di tantissimi edifici e decine di morti (al momento si parla di quasi 200), ma il bilancio è destinato ad aumentare mentre i soccorritori devono fare i conti con un clima rigido e la neve che cade nella regione. Una scossa di enorme potenza se si considera che i terremoti dell'Aquila e Amatrice avevano raggiunto una magnitudo rispettivamente di mganitudo 6,3 e 6,5.

La mappa della Turchia e l'epicentro del terremoto
La mappa della Turchia e l'epicentro del terremoto

L'epicentro

L'epicentro del terremoto in Turchia è stato individuato nella provincia di Gaziantep, a circa 90 chilometri dal confine con la Siria dove si sono registrate altre vittime. Sono più di 50 gli edifici crollati questa notte nel porto siriano di Latakia, nel nord-ovest del paese, colpito duramente. Lo riferisce la Protezione civile siriana di Latakia, secondo cui alle 42 persone morte finora si aggiungono 220 feriti e centinaia di dispersi sotto le macerie. Il sisma è stato poi avvertito anche in altri Paesi come Libano, Grecia, Cipro e Israele: tanta la paura.   A quella principale sono seguite altre scosse di assestamento, comunque molto forti. Intanto è rientrata allerta tsunami inizialmente scattata Italia, così come è ripresa la circolazione ferroviaria prima sospesa per precauzione in Sicilia, Calabria e Puglia. "Ho appena parlato con il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu per esprimergli la vicinanza dell'Italia e per mettere a disposizione la nostra Protezione civile". Lo scrive su twitter il ministro degli Esteri Antonio Tajani. 

L'esperto

Il violento terremoto che ha colpito nella notte la zona fra Turchia e Siria è stato causato "dallo scontro tra la placca arabica e la placca anatolica. I blocchi accumulano energia elastica nel tempo, ma a un certo punto questa non tiene più e genera onde che provocano i terremoti. La scossa è avvenuta in quella che è definita una faglia trascorrente, é come se la parte dell'Anatolia si fosse spostata verso sud-ovest per uno spostamento di circa 3 metri e in alcuni punti anche di più. Le onde e le oscillazioni del suolo hanno provocato i crolli e le distruzioni", ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv a Rainews24. Sulla possibilità che ora si verifichino terremoti anche nella zona del Mediterraneo, Doglioni osserva che "è una sequenza in corso. L'effetto epidemico è possibile, ma considerata la distanza è difficile ci siano effetti per l'Italia, dove ci sono numerosi movimenti nel corso dell'anno".