Svolta Trenord e più metrò Viaggi gratis per i giovani e chi si deve curare Asfalto? Solo dove serve

di Pierfrancesco Majorino

Sul trasporto pubblico su ferro e su gomma bisogna cambiare passo. Con decisione, dicendoci la verita. Il servizio di Trenord oggi non è dignitoso. Siamo infatti di fronte a un forte ridimensionamento del numero delle corse dei treni, ritardi, soppressioni, mancanza di sicurezza e stato del materiale rotabile. Questa è la realtà, non è propaganda elettorale. Una realtà di fronte a cui Fontana e Moratti non hanno, semplicemente, fatto nulla. È necessario mettere mano alla gestione della società con un deciso cambio di marcia e una valorizzazione del personale. Non è accettabile che alcuni tempi di percorrenza siano gli stessi di cinquant’anni fa. Penso a quelli, solo a titolo di esempio, tra Milano e Sondrio. Ho in mente un piano concreto e ambizioso che passi anche dall’introduzione della gratuità per gli under25 e per chi si sposta per una ragione medica.

Non solo. Il potenziamento dei collegamenti su ferro andrà di pari passo con quelli su gomma perché diverse aree della Lombardia oggi vengono servite in maniera non adeguata. Si punterà al rafforzamento dei collegamenti metropolitani attraverso l’estensione della metrò (penso all’area della Brianza). Sarà ripensato lo sviluppo del trasporto merci risolvendo il congestionamento esistente presso la Stazione Centrale di Milano, causa di diversi ritardi sulle linee. Ciò andrà di pari passo con l’adozione di decise politiche a tutela dell’ambiente, come il più potente piano di riqualificazione energetica in scuole edifici e case popolari di proprietà Aler che sia mai stato fatto. Un’opera di riqualificazione che può e deve essere uno straordinario strumento per la crescita economica per la Lombardia.

Ho in mente due parole “Green Industry”, cioè il più coraggioso piano di sviluppo industriale sino ad ora promosso da una Regione in Europa con l’obiettivo di creare 300.000 nuovi posti di lavoro. Inoltre intendo aumentare, entro il 2030, il verde in Lombardia di 10mila ettari promuovendo anche la realizzazione di tetti verdi nella pianificazione territoriale. Inoltre saranno realizzate le opere infrastrutturali oggettivamente necessarie, in particolare nella Lombardia del Sud. Dopo gli anni di sostanziale negazionismo da parte della Giunta Fontana è necessario un forte cambio di passo che riguardi anche il sistema idrico rafforzando i controlli sulla qualità delle acque e promuovendo la manutenzione del sistema acquedottistico e delle reti di distribuzione. Insomma, quel che voglio dire è che c’è bisogno di una svolta verde che porti qualità dell’aria e lavoro.