Via il superticket a marzo (6 mesi prima degli italiani)

ll Pirellone approva il bilancio 2020: su 24,3 miliardi, 19,8 sono per la sanità

Sanità, ricetta e ticket (Foto d'archivio Imagoeconomica)

Sanità, ricetta e ticket (Foto d'archivio Imagoeconomica)

Milano, 18 dicembre 2019 - I lombardi smetteranno a marzo di pagare il ticket regionale su visite ed esami medici che per gli italiani sparirà da settembre 2020, grazie a 554 milioni di euro (l’anno) che lo Stato ha messo in finanziaria. «Meno tasse e abolizione del superticket», trionfavano il governatore Attilio Fontana e l’assessore Davide Caparini ieri, dopo l’approvazione del bilancio regionale al Pirellone, nel quale un emendamento di Forza Italia ha messo altri 54 milioni che (sommati agli oltre cento che la Regione già spende in esenzioni e dimezzamento del balzello massimo) anticipano di sei mesi lo «zero superticket» promesso in origine dal 1° marzo 2018. È una manovra da 24,3 miliardi quella lombarda, di cui 19,867 per la sanità (più 200 milioni per ammodernamento tecnologico ed edilizia sanitaria).

«Non un punto di arrivo, ma la prosecuzione di un percorso per migliorare la qualità di vita dei lombardi», dice il governatore, mentre per i capigruppo dei 5 Stelle e del Pd, Marco Fumagalli e Fabio Pizzul, il bilancio è «piatto» e «privo di visione, nonostante oltre 800 milioni in più che il Governo garantisce per gli investimenti». Grillini e Pd hanno votato contro e così +Europa (che però festeggia il drug-checking fuori dalle discoteche e l’abolizione della tariffa di duemila euro per la diagnosi preimpianto). Poche le proposte dem accolte (tra cui 8 milioni per sterilizzare l’Iva per le agenzie del trasporto pubblico e impegni sulla riduzione delle liste d’attesa in sanità), ancor meno quelle dei 5 Stelle, mentre la Lega ottiene l’esenzione dell’Irap per le imprese nei centri storici o che aprono in aree rigenerate e lo sconto di due mesi l’anno per chi paga il bollo con domiciliazione bancaria. Sul fronte trasporti, a bilancio 2020 ci sono 112,4 milioni del maxinvestimento da 1,6 miliardi per 176 treni nuovi entro il 2024 e 5 milioni in più per il trasporto pubblico in aree montane o spopolate. Secondo l’assessore Caparini, «la Lombardia aggiunge oltre 400 milioni perché il fondo nazionale per il trasporto locale non è sufficiente».