Spiagge libere ma vietate ai cani a Diano Marina, ricorso delle associazioni animaliste

Presentato contro il Comune di Diano Marina

Cani al mare tra divieti e proteste

Cani al mare tra divieti e proteste

Milano, 26 luglio 2021 - Per i padroni di cani l'estate al mare con il peloso è sempre un problema. non è semplice trovare strutture veramente dog friendly, nonostante il numero aumenti di anno in anno, e soprattutto spiagge libere dover fare il bagno tutto il giorno e non solo dalle 20 alle 8. Spiagge dove spesso per chi non rispetta il divieto fioccano multe della polizia comunale chiamata quasi sempre da altri bagnanti. E il numero sempre crescente di dog beach a pagamento non copre geograficamente tutte le coste italiane e non risolve il problema.  Anche per questo gruppi Facebook cone Viagiare con il cane o Vacanze a 4 dove chiedere consigli e scambiare informazioni richiamano migliaia di utenti mentre i siti specializzati sono cliccatissimi.

Il problema è di principio mentre  si può essere legittimamente d'accordo o no con le richieste dei proprietari di cani come non amare la vicinanza dei quattro zampe in spiaggia o di avere paura di loro. Ma il problema è anche di diritto: le ordinanze sono legittime? viene offerta un'alternativa pubblica ai proprietari dei cani? E' possibile che quelle comunali siano in contrasto con quelle regionali?

La cronaca registra il ricorso al Tar di alcune associazioni animaliste contro il comune di Diano Marina, in provincia di Imperia, dove le spiagge libere sono vietate ai cani dalle 8 alle 20. Contro il veto disposto da un'ordinanza balneare, l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) e Leal Lega antivivisezionista intervengono in supporto al ricorso promosso dall'associazione Earth ritenendo l'atto illegittimo.  "L'atto del Comune di Diano Marina che abbiamo impugnato rientra in un elenco di provvedimenti dichiarati illegittimi dalla giurisprudenza amministrativa - spiega il presidente dell'Oipa, Massimo Comparotto - Già in analoghe ordinanze i giudici hanno riscontrato un difetto del fondamentale requisito di motivazione e la manifesta violazione dei principi di proporzionalità, razionalità, adeguatezza, non discriminazione e della libertà della circolazione delle persone. Abbiamo ottenuto in passato l'annullamento di simili atti". 

Per Oipa, Earth e Leal l'accesso agli animali solo dalle 8 di sera alle 8 di mattina è inoltre in contrasto con le linee guida per la gestione delle spiagge adottate per il contrasto del Covid con la delibera della Regione Liguria n. 423\20 che, al punto "Regolamentazione" suggerisce ai Comuni la chiusura delle spiagge libere nella fascia serale e notturna. 

Secondo le associazioni, l'ordinanza contrasta anche con la legge regionale n. 23/2000 laddove stabilisce che i Comuni ''provvedono a individuare durante la stagione balneare aree debitamente attrezzate da destinare ad animali domestici salvaguardando l'incolumità e la tranquillità dei cittadini, la balneazione pubblica e assicurando comunque le necessarie condizioni igieniche secondo le vigenti normative''. 

"L'obbligo normativo d'individuare tratti di spiaggia da dedicare all'accoglienza degli animali da compagnia - continua Comparotto - non viene rispettato dal Comune di  Diano Marina, che ha omesso di individuare e predisporre zone balneari idonee per il libero accesso con gli animali".  Le associazioni ricordano come già il Tar della Toscana, con sentenza n. 1276\16, ha annullato un'ordinanza balneare con la quale era stato posto il divieto di accesso per gli animali alle spiagge dalle 8 del mattino alle 20 della sera, affermando che ''deve ritenersi illegittimo il divieto generalizzato di accesso degli animali sulle spiagge, quanto meno laddove il provvedimento che lo impone non preveda contestualmente l'individuazione di idonei spazi riservati''.