REDAZIONE CRONACA

Spaccio di droga con pagamento in bitcoin: denunciati nove ragazzi

Il rifornimento di stupefacenti effettuato sul dark web

Acquisto e vendita di droga erano pagati in Bitcoin

Napoli, 3 giugno 2021 - Il vizio è antico ma il metodo di pagamento è quanto mai moderno.  Nove ragazzi, alcuni giovanissimi, avrebbero organizzato un commercio di hashish e marijuana tramite il dark web e pagamenti in criptovaluta e per questo sono stati denunciati dal  Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, nell'ambito di un'attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del capoluogo partenopeo

Ma non solo criptovalute, il gruppo si riforniva  di droga nei canali del  dark web.  La droga poi veniva consegnata  tramite una società di spedizione, del tutto estranea all'illecito traffico, che consegnava le confezioni in appositi ''hub'' all'interno di esercizi commerciali abilitati al ritiro della merce. I

l dark web, rende la connessione anonima e irrintracciabile grazie all'utilizzo di sofisticati sistemi tra i quali il più diffuso, come nel caso di specie, è denominato ''Tor''. All'interno del dark web è possibile introdursi nei dark market per scambiare qualsiasi tipo di merce illegale (droga, armi, farmaci, passaporti e documenti falsi, pornografia) e i dati vengono criptati in modo tale da rendere impossibile l'identificazione sia dell'acquirente che del venditore. Inoltre, l'anonimato è garantito dalle forme di pagamento virtuali, rigorosamente in bitcoin, che vengono perfezionate solo al momento della ricezione del prodotto.  Le valute virtuali, utilizzando generalmente reti decentralizzate, non sono ''moneta elettronica'' e non sono sottoposte ai controlli da Banche Centrali o da Autorità Pubbliche, permettendo la realizzazione di transazioni non controllate.