Simone Ficicchia: "Estremista? Macché solo contrario a carbone e trivellazioni"

Parla il militante di Ultima generazione considerato per le sue incursioni un pericolo sociale: "Stipendiato per il mio ruolo? Non è vero"

Voghera (Pavia) - È il primo caso di ambientalista che finirà alla sbarra per le sue azioni. Simone Ficicchia martedì sarà in tribunale a Milano perché per la questura di Pavia "è un pericolo sociale per le sue azioni nonviolente per la giustizia climatica e sociale".

Simone, come sta? "Sono sereno. All’udienza produrremo i video sul blocco stradale attuato a Roma e in cui mi contestano di aver ostacolato il transito di un’ambulanza. Non è vero, la prima regola dei blocchi è quella di liberare la strada per i mezzi di soccorso. Noi non vogliamo fare del male a nessuno, durante i blocchi prendiamo botte".

Lei a quali azioni ha partecipato? "A una trentina tra quella al ministero della Transizione ecologica a febbraio, agli Uffizi, davanti alla Scala di Milano e i blocchi stradali. Ma non ero a Roma per imbrattare il Senato".

Queste azioni hanno un costo sociale e nel caso degli imbrattamenti ci sono pure delle sostanze chimiche che vengono disperse, non c’è altro modo per far parlare del clima? "Hanno un costo per la collettività, ma non sono nulla rispetto ai 41,8 i miliardi di euro spesi nel 2021 dal nostro Paese in attività, opere e progetti legati alle fonti fossili. Noi vogliamo far riflettere, non distruggere. Non abbiamo rovinato le opere d’arte, ci siamo incollati ai vetri. La Scala, invece, dopo un’ora era completamente pulita".

Greta Thunberg ha attirato l’attenzione senza commettere reati. "Greta non andava a scuola, è stata anche quella una disobbedienza civile come quella che adottiamo noi. Abbiamo organizzato marce, però siamo riusciti soltanto a farci etichettare come colorati e festanti, non sono state ascoltate le nostre proposte".

Adesso vi ritengono oltranzisti. "Macché, non siamo estremisti e contro il sistema. Chiediamo di interrompere la riapertura delle centrali a carbone, di cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale e di procedere immediatamente a un incremento di energia solare ed eolica. Anche le piccole e medie imprese spingono sull’uso delle rinnovabili e appoggiano una svolta green".

Dicono che lei sia ai vertici di Ultima generazione e che sia stipendiato. "Non è vero. Ultima generazione non è un’organizzazione verticistica: è composta da persone che si impegnano per quello in cui credono. Molti sono giovani under 30, ma ci sono attivisti dai 16 ai 64 anni".

Lei vive con i suoi genitori, se dovesse essere sottoposto alla sorveglianza speciale come cambierebbe la sua vita? "Completamente. Studio a Padova e quindi, non potendo uscire per un anno dal mio comune di residenza, che è Voghera, dovrei chiedere un permesso speciale per andare a dare un esame. Ma non potrei andare in viaggio con la mia ragazza e potrebbe essere pesante".

Il 10 davanti al tribunale ci sarà un presidio per sostenerla, un altro organizzato in fretta si è tenuto venerdì a Pavia, si sente supportato? "Sì, molto. Tante persone stanno passando dalla nostra parte; l’80% avrebbe fatto quello che abbiamo fatto noi".