Sciopero Atm di venerdì 31 marzo, disagi dalle 8.45: orari e fasce di garanzia

L’agitazione proclamata dai Cobas durerà tutto il giorno. Incrociano le braccia per 4 ore anche i lavoratori di Autoguidovie

Sciopero Atm: oggi 31 marzo incrociano le braccia gli aderenti ad AL Cobas (Archivio)

Sciopero Atm: oggi 31 marzo incrociano le braccia gli aderenti ad AL Cobas (Archivio)

Milano – Si preannuncia un venerdì di passione per il trasporto milanese. Il 31 marzo infatti è in programma lo sciopero dei lavoratori Atm e di Autoguidovie, proclamato da Al Cobas.

Lo sciopero – dice Atm – potrebbe avere conseguenze sulle linee del trasporto milanese dalle 8.45 alle 15 e dopo le 18.

Sciopero 31 marzo: orari e fasce di garanzia

Per quanto riguarda Atm lo sciopero è stato proclamato dalla sigla Al Cobas e durerà tutto il giorno. Sono previste delle fasce di garanzia tra le 6 e le 8.45 e tra le 15 e le 18. L’effettiva modifica alla circolazione dipenderà dall’adesione allo sciopero. 

Lo sciopero che riguarda Autoguidovie riguarda invece tutta la regione Lombardia ed è stato indetto dal sindacato Osr Faisa Cisal. Durerà quattro ore, dalle 18 alle 22 e potrebbe coinvolgere le corse nelle zone di Paderno Dugnano, Monza e Brianza, Milano Sud-Ovest e Sud-Est, Voghera, Pavia, Crema e Cremona. 

Le ragioni della protesta

L’agitazione è motivata dalla richiesta di un aumento del salario da parte dei lavoratori dei trasporti, che secondo i sindacati attualmente non copre l’impennata del costo della vita. In comunicato hanno dichiarato che “l’ennesimo piano di assunzioni presentato da Atm è una farsa”.

“Il direttore generale di Atm – scrivono i Cobas – lamenta la mancanza di candidati per le assunzioni di conducenti e operai, addossando tutta la responsabilità al carovita. Vero, ma un conducente neoassunto guadagna circa 1.200 euro al mese, nonostante la riconosciuta gravosità del lavoro, la professionalità, le pesanti responsabilità civili e penali, la flessibilità dei turni (che arrivano a impegnare il lavoratore 14 ore al giorno), il lavoro domenicale, festivo e notturno, l‘insicurezza del e sul lavoro”.