GIULIA BONEZZI
Cronaca

Sanità, la crescita delle mutue private. E il gruppo assicurativo si compra gli ambulatori

UnipolSai acquisisce il Centro Medico Santagostino per dare vita a un colosso del settore: " È il futuro della salute"

MILANO

La crisi del servizio sanitario nazionale a vocazione universalistica – in un Paese che però investe, in sanità, il 6,4% del Pil al netto della pandemia, contro il 9,9% della Germania e il 9,3% della Francia – sta spingendo gli italiani a tornare, di fatto, al sistema delle mutue in vigore prima del 1978? È molto presto per dirlo, anche se l’ultimo rapporto Oasi del Cergas Bocconi rileva, nel 2021, un balzo del 6,1% rispetto al precedente della spesa sanitaria "intermediata", guidato "dalla componente assicurativa (+5,3%)", e l’Ania certifica un aumento del 5,6% dei premi contabilizzati dalle assicurazioni nel ramo malattia, trainati dalla crescita delle polizze individuali (+11,6%, a sfiorare il miliardo di euro di raccolta). Ma l’Italia rimane uno dei pochi Paesi in cui la spesa sanitaria diretta "di tasca propria" supera quella "intermediata" da mutue e assicurazioni: la sanità integrativa non copre più di 14 milioni di italiani, il 23% della popolazione, anche se nel Nord-Ovest che include la Lombardia si sale al 43%. Il mercato assicurativo, rileva ancora il Cergas, rimane "dominato dalle polizze collettive, pari al 68% dei premi". Tra queste ultime, ad aumentare nel 2021 non sono quelle "relative a fondi sanitari e casse di origine contrattuale", ma le altre, "sottoscritte direttamente dalle imprese, di quasi il 23%". Il rapporto Oasi segnala anche un "avvenimento particolarmente insolito per il settore assicurativo: nel 2021, considerando importi liquidati o messi a riserva, è stato registrato per le polizze derivanti da fondi sanitari un rapporto tra sinistri liquidati e premi contabilizzati pari al 110%". Tradotto, "la sanità integrativa, almeno nella sua componente di derivazione negoziale e contrattuale e a gestione assicurativa, nel 2021 ha messo a disposizione delle famiglie più risorse di quelle raccolte".

In questo scenario , l’avvenimento più interessante negli ultimi tempi in Lombardia è stata l’acquisizione, annunciata a dicembre scorso, del Santagostino, rete di poliambulatori "di sanità privata accessibile" che offre prestazioni al di fuori del servizio sanitario nazionale ma a prezzi spesso non distanti dal costo del ticket, dal parte del gruppo assicurativo UnipolSai, che già possedeva altre strutture private a Firenze e nel Bolognese. Il ceo del Santagostino Luca Foresti (il management delle cliniche resterà lo stesso) ha commentato: "Saremo partner di salute per una sanità del futuro che sappia mettere l’utente al centro e veda una compresenza virtuosa di pubblico e privato, nell’ottica del benessere complessivo della società". Giulia Bonezzi