Allerta alimentare per il salame, confezioni ritirate dal ministero della Salute

Sequestrato un lotto prodotto ad aprile. Sospetta presenza del batterio della Listeria

Salame (Foto d'archivio)

Salame (Foto d'archivio)

C'è il sigillo del ministero della Salute, competente sul tema, nel ritiro di un lotto di salame considerato a rischio per la presenza del batterio di Listeria monocitogenes. L'avviso di richiamo, pubblicato dal ministero della Salute sul suo sito internet e in gazzetta ufficiale, è relativo al prodotto denominato "Stortina di nonna Maria", con il marchio de "L'Artigiano del Salame". Il batterio sarebbe presente in un'unità commercializzata su cinque. 

Il salume interessato dal richiamo viene venduto in confezione del peso di 300 grammi. La data del lotto di produzione che compare sull'etichetta è quella del 30 aprile 2021 ed è prodotto e confezionato in un'azienda con sede a Sanguinetto, in provincia di Verona. 

Il consiglio per i consumatori che abbiano comprato una confezione di salame appartenente a questo lotto e lo abbiano in frigorifero è di non mangiarlo, ma di riconsegnarlo al rivenditore o al servizio igiene degli alimenti e nutrizione dell'azienda sanitaria a cui fanno riferimento.

Va detto che il ministero della Salute, una volta conclusi tutti gli accertamenti sulla merce ritirata, può anche stabilire la revoca del provvedimento. La listeria, batterio che può crescere e riprodursi a temperature fra gli 0° e i 45°, può provocare la listeriosi, infezione che può provocare - in forma lieve - attacchi di dissenteria, ma nelle sue manifestazioni più pesanti può condurre a encefaliti, meningiti e forme acute di sepsi.