Razzo cinese in caduta libera: dalla Protezione civile 5 consigli in caso di pericolo

La Protezione sarda: "Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari. Ma ci sono alcune cose da fare per diminuire i rischi"

Il vertice della protezione civile coordinato dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio

Il vertice della protezione civile coordinato dal Capo Dipartimento Fabrizio Curcio

Cagliari, 8 maggio 2021 - Per quanto veramente remota sia la possibilità che dei detriti  del razzo cinese Lunga Marcia 5B copiscano l'Italia,  la Protezione civile della Regione Sardegna, allertata dal Dipartimento nazionale, fornisce una serie di informazioni per contenere i potenziali rischi del rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del vettore. L'isola è una delle nove regioni italiane che potrebbero trovarsi sulla traiettoria del razzo

Il lancio
Il lancio

"Eventi di questo tipo e casi reali di impatto sulla Terra, e in particolare sulla terraferma, sono assai rari", ricorda la Protezione civile regionale, "e pertanto non esistono comportamenti di autotutela codificati in ambito internazionale da adottare". "Sulla base delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire, pur nell'incertezza connessa alla molteplicità delle variabili, alcune indicazioni utili alla popolazione affinchè adotti responsabilmente comportamenti di autoprotezione qualora si trovi nei territori potenzialmente esposti all'impatto".

Si raccomanda, comunque, di stare lontani da finestre e porte vetrate, di posizionarsi in casa nei punti strutturalmente più solidi e di non toccare eventuali frammenti del razzo che dovessero raggiungere il suolo.

Il 29 aprile scorso è stato lanciato in orbita il primo modulo di una stazione spaziale della Repubblica Popolare Cinese. Il secondo stadio del lanciatore è  stato lasciato in un'orbita bassa da cui è  previsto decadrà  in atmosfera nelle prossime ore. Lo stadio ha una massa di circa 18 mila chili, una lunghezza di circa 32,2 metri e un diametro di 5 metri. Sono tre le traiettorie di caduta dei frammenti che potrebbero coinvolgere l'Italia, in una fascia di dispersione che interessa porzioni di nove regioni del centro-sud, compresa la Sardegna. La finestra temporale e le traiettorie di impatto al suolo saranno soggette a continui aggiornamenti in base al comportamento del vettore e agli effetti che la densità  atmosferica e l'attività  solare imprimono su di esso.