PAOLA PIOPPI
Cronaca

Quei tuffi pericolosi Fa il bagno dove è vietato e non riesce a riemergere Lotta tra la vita e la morte

Como, il 20enne è gravissimo in ospedale. Ultimo caso di una stagione nera. Dal profugo annegato a Lecco al turista francese di Bellagio: tre vittime .

Quei tuffi pericolosi Fa il bagno dove è vietato e non riesce a riemergere Lotta tra la vita e la morte

di Paola Pioppi

Lo hanno rianimato a lungo, dopo quasi venti minuti passati sott’acqua, adagiato sul fondale del lago a otto metri di profondità. Quando il suo cuore ha ricominciato a battere, i soccorritori del 118 lo hanno trasferito in elisoccorso all’ospedale San Gerardo di Monza, dove è arrivato in condizioni drammatiche. Ha 20 anni e lotta tra la vita e la morte l’ultimo protagonista di un incidente scaturito da un tuffo nelle acque del lago, un ragazzo di origini nordafricane residente a Milano, che nel primo pomeriggio di ieri, verso le 14, si è immerso per fare un bagno, dalla spiaggetta davanti al Tempio Voltiano, lungolago di Como. Un tratto in cui la balneazione è vietatissima, come ogni anno, e come ribadito fortemente anche in queste ultime settimane, ma che anche ieri era un formicaio di bagnanti: turisti, tantissimi, giovani venuti da fuori città, ignari del pericolo, incuranti degli avvisi e dei cartelli.

Ieri il suo amico lo ha visto inabissarsi e non riemergere, ha chiamato subito i soccorsi, arrivati in pochi minuti. I vigili del fuoco di Como, intervenuti con una squadra sommozzatori, lo hanno trovato dopo un quarto d’ora. A lungo, il medico del 118 lo ha sottoposto a manovre di rianimazione, sperando che il cuore reggesse. Nel frattempo era arrivata anche la squadra di Opsa, gli Operatori polivalenti del soccorso in acqua, istituita a Bellagio dalla Croce Rossa di Lecco, intervenuti con l’idroambulanza, la prima in Lombardia.

Per identificare con certezza il ragazzo, che pare non avesse documenti, è intervenuta la Polizia Locale di Como, ma intanto il bilancio delle tragedie causate dalle immersioni nel Lario, sulle due sponde lecchese e comasca, si aggrava ulteriormente. Sabato a Oliveto Lario, sponda lecchese del Lario, è morto Pablo Enrique Chavez, trentaduenne di Carugo, è scivolato dal materassino, senza più riemergere, nonostante il tentativo di un amico di andare in suo soccorso. Giovedì sera a Bellagio, un turista francese di 75 anni, Jacques Marie Ernest Babled, è annegato davanti alla moglie, dopo essersi immerso alle 20, davanti alla spiaggetta di Pescallo: i vigili del fuoco lo hanno trovato due ore dopo, a 7 metri di profondità. Il 19 luglio invece a Lecco, era annegato un diciottenne gambiano, Aboubacar Darboe, arrivato in Italia da pochi giorni.