Quarta dose vaccino, ci toccherà farla? Cosa sappiamo finora

Da Ema sì ma solo per i più fragili, scarsa la protezione dalla variante Omicron

Ci toccherà davvero fare la quarta dose di vaccino anti Covid? Al momento in Italia l'argomento non è sul tavolo delle decisioni, come ha confermato ieri sera in tv il sottosegretario alla Saluto Pierpaolo Sileri, ma se ne sta parlando eccome. Il dibattito scientifico, del resto, del resto detta l'agenda politica negli anni della pandemia. Nelle scorse ora da Ema, l'agenzia europea del farmaco, è arrivato un primo e importante via libera con riserva. "Nelle persone con sistema immunitario gravemente indebolito che hanno ricevuto 3 dosi per la vaccinazione primaria - ha detto il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri - sarebbe ragionevole che le autorità sanitarie pubbliche prendessero in considerazione la somministrazione di una quarta dose».  Allo stesso tempo, sottolinea Cavaleri, "Ema non ha ancora visto dati ma attualmente non ci sono prove della necessità di una quarta dose nella popolazione generale".  Inoltre, dato importante, "la somministrazione ripetuta di dosi booster con intervalli molto brevi potrebbe ridurre il livello di anticorpi che possono essere prodotti ad ogni somministrazione".

Scarsa protezione

Non solo, dai Paesi che già la inoculano, arrivano notizie poco confortanti sulla quarta dose che non fornisce molta protezione ulteriore contro il contagio della variante Omicron. E' quanto emerge da uno studio condotto in Israele, dove viene somministrata dose al personale medico, oltre che a persone fragili e sopra i 60 anni. "La crescita dei livelli di anticorpi che vediamo con Moderna e Pfizer è leggermente superiore a quella che abbiamo visto dopo la terza dose di vaccino", dice Gili Regev-Yochay, direttore dell'unità malattie infettive dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, che ha condotto la ricerca. "Malgrado la crescita del livello di anticorpi, la quarta dose offre soltanto una difesa parziale contro il virus" - spiega la professoressa- "abbiamo visto molte persone infettate con Omicron dopo la quarta dose. Un po' meno che nel gruppo di controllo, ma sempre tante".

Vaccini
Vaccini

Secondo Regev-Yochay, "il vaccino è eccellente contro le varianti alfa e delta, ma non abbastanza per omicron".  La professoressa ha sottolineato che lo studio è ancora allo stadio preliminare e per questo non sono stati diffusi tutti i dati. La ricerca è stata condotta su 150 persone che hanno ricevuto una quarta dose di Pfizer due settimane fa. Altre 120, che avevano fatto tre dosi Pfizer, hanno ricevuto una settimana fa una quarta dose con Moderna. Si tratta della prima ricerca sulla quarta dose condotta anche con la combinazione di vaccini diversi, ma i risultati dei due gruppi dopo una settimana appaiono molto simili. 

I risultati aprono una riflessione sulla strategia della quarta dose adottata in Israele. Secondo Regev-Yochay è probabilmente una buona idea dare la quarta dose ai gruppi ad alto rischio. Tuttavia l'attuale strategia potrebbe essere corretta rivolgendosi solo alle persone più anziane. 

Il punto vaccini in Italia

La terza dose booster è stata somministrata a 27,5 milioni di persone, pari al 70% della popolazione target della campagna. Nell'ultima settimana, evidenzia la struttura del commissario Francesco Figliuolo, si sono registrati oltre 3,6 milioni di richiami, 350 mila in più rispetto alla settimana precedente. Negli ultimi 7 giorni la media giornaliera si è attestata infatti a quasi 645 mila somministrazioni, con oltre 74 mila prime somministrazioni e 524 mila dosi booster. Un'accelerazione, rilevano dall'organismo di Figliuolo, che pone ora l'Italia in terza posizione a livello europeo (11/a posizione a livello mondiale) nelle dosi somministrate ogni 100 abitanti«. Dall'inizio della campagna le iniezioni hanno superato complessivamente quota 120 milioni. Il ciclo primario è stato concluso da 47 milioni di persone, il 79,5% della popolazione. Le somministrazioni pediatriche hanno raggiunto un quarto della platea dei bambini tra 5 e 11 anni (896mila): nell'ultima settimana sono state somministrate oltre 250 mila prime dosi e oltre 91 mila seconde dosi.

La classifica delle regioni

In testa tra le regioni per la quota di abitanti già sottoposta alla terza dose c'è la Valle d'Aosta (55,5%), seguita da Lazio (54,8%). Puglia (54,5%) e Lombardia (52,7%): in Coda si trova per distacco la Sicilia (39%), preceduta da Friuli Venezia Giulia (44,3%), Sardegna (45%) e Liguria (45%). Per tutto il mese di gennaio la disponibilità di vaccini da parte del commissario supera quota 27 milioni. Circa 5,8 milioni di dosi verranno distribuite alle regioni tra il 20 e il 28 gennaio. In particolare, saranno consegnati circa 1,7 milioni di Moderna, 3 milioni di Pfizer per adulti e oltre 1,1 milioni di preparato pediatrico Pfizer.