Quanti italiani hanno vinto il Premio Nobel per la Fisica? Chi sono, gli studi e perché

Parisi è solo l'ultimo degli studiosi italiani che si sono aggiudicati il riconoscimento. Il primo fu Fermi nel 1909

Il fisico Carlo Rubbia vincitore del Nobel nel 1984

Il fisico Carlo Rubbia vincitore del Nobel nel 1984

Giorgio Parisi è solo l'ultimo degli italiani ad essersi aggiudicato il Premio Nobel per la Fisica. Ma chi sono gli altri nostri connazionali che si sono aggiudicati questo massimo riconoscimento internazionale nel campo della ricerca?

Il primo italiano ad essere insignito del Nobel per la Fisica fu Guglielmo Marconi nel 1909. A valergli questo importantissimo riconoscimento furono gli studi, effettuati insieme al tedesco Karl Ferdinand Braun "in considerazione del loro contributo allo sviluppo delle telegrafia senza fili", si legge nella motivazione ufficiale dell'Accademia Reale Svedese delle Scienze che assegna il premio. A Marconi "si deve lo sviluppo di un efficace sistema di telecomunicazioni a distanza via onde radio, ovvero la telegrafia senza fili o radiotelegrafo, che ebbe notevole diffusione, la cui evoluzione portò allo sviluppo della radio e della televisione e in generale di tutti i moderni sistemi e metodi di radiocomunicazioni che utilizzano le comunicazioni senza fili", si legge sul profilo dello scienziato, inventore e imprenditore tracciato dall'enciclopedia universale online Wikipedia.

Bisognerà poi attendere quasi 30 anni perché un italiano torni ad aggiudicarsi il Nobel per la Fisica. Un altro nome illustrissimo: Enrico Fermi. Il Premio Nobel gli fu assegnato nel 1938 per gli studi condotti sull'atomo e la radioattività. Un riconoscimento che gli fu assegnato “per la sua dimostrazione dell'esistenza di nuovi elementi radioattivi prodotti da irraggiamento neutronico, e per la relativa scoperta delle reazioni nucleari indotte da neutroni lenti”, scrissero i membri dell'Accademia Reale di Svezia.

Nel 1959 fu Emilio Gino Segrè ad avere l'onore di ricevere il premio più ambito dai Fisici di tutto il mondo. Insieme all'anglo-americano Owen Chamberlain, Segré ricevette il Premio Nobel per gli studi che portarono i due scienziati alla scoperta dell'antiprotone.

Bisognerà poi attendere il 1984 per vedere un altro italiano ritirare il Premio Nobel a Stoccolma. Quell'anno fu Carlo Rubbia insieme allo scienziato olandese Simon van der Meer ad avere l'onore di ricevere il Nobel per la Fisica per la scoperta dei bosoni W e Z (i bosoni sono particelle subatomiche).

Nel 2002 il Nobel fu invece assegnato all'italo-americano Riccardo Giacconi “per i contributi pionieristici all'astrofisica, che hanno portato alla scoperta di sorgenti cosmiche di raggi X”, si legge nella motivazione ufficiale dell'Accademia Reale di Svezia. Quell'anno il Nobel andò "parimerito" a lui e ad altri due ricercatori il giapponese Masatoshi Koshiba e l'americano Raymond Davis jr. per l'individuazione dei neutrini cosmici.