Pedofilia, nel 2021 adescati in rete 5.613 bambini. In Lombardia 480 casi in 15 mesi

Dai dati forniti dalla polizia postale nella Giornata nazionale contro la pedofilia emerge un quadro preoccupante. Arresti raddoppiati nei primi tre mesi del 2022

Polizia

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Aumentano gli orchi che adescano minori in rete e si abbassa l'età media delle piccole vittime. E cresce il numero di indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all'autorità giudiziaria, che nel 2021 sono stati 1.282 con un incremento pari all'8% rispetto al 2020. Non va meglio nei primi tre mesi di quest'anno, che vedono una ulteriore crescita del 50% del numero di arrestati rispetto al 2021. E' quanto emerge dai dati  forniti dalla polizia postale, in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia.

I numeri della pedopornografia

Nel 2021 è aumentato del 38% il numero dei bimbi sotto i 13 anni coinvolti in casi di pedopornografia e adescamento. Nello stesso anno sono stati 5.613 i casi trattati dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online della polizia postale, con un incremento rispetto al 2020 (3.243), casi nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti consapevoli, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, sulle darknet, di confessioni di fatti di abuso. A riprova dell'aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, cresce il numero di indagati per reati di pedopornografia e adescamento denunciati all'autorità giudiziaria, che nel 2021 sono stati 1.282 con un incremento pari all'8% rispetto al 2020. Si riconferma infine un trend preoccupante per cui la pedofilia diventa un pericolo imminente anche per i bambini più piccoli: il coinvolgimento, nel 2021, di 56 bambini di età inferiore ai 13 anni in casi di pedopornografia e adescamento dimostra come social network, videogiochi e messaggistica possano costituire una grande opportunità di crescita ma anche un pericolo a cui prestare la massima attenzione. Il fatto che nel primo trimestre del 2022 siano già stati trattati 16 casi analoghi dimostra che il trend è in evidente ascesa. Chi sfrutta la rete per nascondersi e nutrire le proprie fantasie deviate sa bene quanto sia stretto il rapporto tra le piccole vittime e i device tecnologici.

Allarme in Lombardia: 480 casi in 15 mesi

Tra l'1 gennaio 2021 e il 31 marzo di quest'anno, il compartimento polizia postale e delle comunicazioni Lombardia si è occupato di 480 casi (di cui 72 under 13) nei quali famiglie e vittime sono state costrette a fare i conti con la capacità manipolatoria di adulti malintenzionati, con la circolazione illegale di immagini di violenza, con la condivisione in circuiti apparente anonimi, come le darknet, di confessioni di fatti di abuso. A riprova dell'aggravamento della minaccia contro infanzia e adolescenza in rete, basti pensare che nello stesso periodo sono stati 350 i soggetti indagati per reati di pedopornografia e adescamento sul territorio lombardo, di cui 42 tratti in arresto o perché colti nella flagranza del reato di detenzione di ingenti quantità di materiale pedopornografico, o perché raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere. 

"Una minaccia amplificata dalla pandemia"

"La pedofilia è una minaccia costante all'integrità di bambini e ragazzi che oggi travalica il mondo reale e si diffonde anche online. Nella Giornata Nazionale per la lotta alla pedofilia, la Polizia di Stato ribadisce il suo impegno, innanzitutto repressivo, nella protezione delle piccole vittime di un crimine aberrante e vergognoso". Afferma il direttore del servizio Polizia postale e delle comunicazioni, Ivano Gabrielli. "Quanto accaduto negli ultimi due anni per l'emergenza pandemica, ha accelerato i processi di avvicinamento tra bambini e internet, ha intensificato il rapporto di reciproca attrazione che già esisteva tra adolescenza e servizi di rete sociale online ed ha influenzato le abitudini quotidiane di ognuno di noi, imponendo una relazione sempre più stretta con il mondo virtuale, mostrando però altrettanto velocemente il suo lato oscuro" prosegue Gabrielli.