
Giovanni Erra
Brescia, 14 febbraio 2019 - Mentre i suoi legali stanno cercando tutti gli elementi utili per poter ottenere la revisione del processo, dal carcere di Bollate, dove sta scontando una condanna a 30 anni, Giovanni Erra torna a chiedere che si faccia luce sull’omicidio di Desirée Piovanelli, la quattordicenne uccisa nel 2002 a Leno. «Qualcuno sa chi è il vero assassino», scrive di suo pugno in una lettera l’unico adulto condannato per l’omicidio della ragazzina, uccisa perché aveva tentato di ribellarsi a un tentativo di violenza sessuale. Per quel delitto anche tre minorenni vennero condannati a 18, 15 e 10 anni di reclusione.
Dalla sua cella Erra si rivolge direttamente a una persona che a suo dire lo potrebbe aiutare a scagionarsi. «Roberto – scrive Erra senza però fare il cognome della persona di cui chiede l’intervento –. Trova il coraggio e aiutami a uscire da questo incubo. Ero a casa mia e le intercettazioni ora lo confermano». Alle parole di Erra fanno seguito quelle dei suoi legali, gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. «Siamo concretamente alla ricerca di un soggetto che tempo fa, entrando in contatto con Erra ha rivelato al medesimo di essere a conoscenza dell’artefice dell’omicidio – spiegano i due difensori –. Si tratta di una vicenda che più viene approfondita e più ci consegna elementi per sostenere l’estraneità del nostro assistito e che in quella cascina è successo qualcosa di diverso da quanto ricostruito dai giudici».
Questa nuova uscita di Erra arriva a poche settimane dall’esposto depositato in procura da un imprenditore di Leno che ha chiesto agli inquirenti di essere ascoltato facendo il nome di chi per lui sarebbe il mandante del delitto dietro il quale ci sarebbe un giro di pedofilia. La scorsa estate era stato invece Maurizio Piovanelli, il papà di Desirée, a sollecitare nuove indagini con un esposto in cui pure lui indicava lo stesso nome fatto dall’imprenditore della Bassa e spiegava come la figlia fosse stata uccisa perché venuta a sapere dei festini a luci rosse tra adulti e giovanissime.