Olimpiadi 2026, pattinaggio a Torino? Salvini insiste, Sala: "La pista a Milano"

Il sindaco del capoluogo lombardo sulla stessa linea del governatore Attilio Fontana

Milano, 30 gennaio 2023 - E' ormai entrata nel vivo l'organizzazione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Al centro dell'attenzione il pattinaggio di velocità, dopo l'ipotesi si trasferirlo a Torino, all'Oval del Lingotto, in seguito alla sopravvenuta impossibilità di realizzare il nuovo impianto in Trentino per l'aumento esponenziale dei costi. Ma se il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, si mostra d'accordo, il governatore della Lombardia Attilio Fontana e il sindaco di Milano Giuseppe Sala non sembrano condividere questa idea. 

Salvini: "Pattinaggio? Chi ha soldi lo faccia"

"Ne parlavo con Fontana. Se in Lombardia, Veneto, Trentino hanno la disponibilità e i soldi per il pattinaggio bene, altrimenti c'è sempre la disponibilità di Torino e del Piemonte", ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, parlando della questione del pattinaggio su pista ovale alle Olimpiadi. "Una struttura con i canoni olimpici costa decine e decine di milioni di euro - ha proseguito- e, visto il momento economico che vive l'Italia, è un investimento importante. Quindi se c'è qualcosa di già pronto dal mio punto di vista di amministratore pubblico, male non fa. A me interessa che le Olimpiadi siano un successo per tutto il Paese. Sono fiducioso e penso che recupereremo il tempo perso: stiamo correndo da 100 giorni per recuperare due anni di nulla. Non mi interessa fare polemiche però sulle Olimpiadi si sono persi due anni".

Fontana e Sala, "no" a Torino

Dopo il governatore lombardo Attilio Fontana, anche il sindaco di Milano Beppe Sala si è schierato contro l'ipotesi che il pattinaggio di velocità, disciplina olimpica, si trasferisca a Torino. "Se la pista può essere tenuta a Milano - ha detto Sala questa mattina  - è giusto così. Stiamo verificando se ci sono le condizioni. Torino, a suo tempo, aveva rinunciato" a far parte della partita olimpica, "quindi è molto più giusto che rimanga a Milano o in una delle sedi naturali delle Olimpiadi". "Ma noi stiamo lavorando perchè rimanga a Milano. Stiamo lavorando a una soluzione che spero di poter presentare a breve", ha conlcuso il primo cittadino. 

La pista a Baseglia, in Trentino

In merito ad una possibile pista a Baseglia, in provincia di Trento, il primo cittadino ha risposto che "non ci si sta perché non si può spendere giustamente quella cifra (70 milioni di euro, ndr)". "Bisogna vedere se fatta a Milano in maniera diversa quanto si spende e quanto si spende per mettere a posto l'Ovale. Stiamo lavorando su una soluzione che spero potremo presentare a breve", ha concluso il sindaco. In precedenza, era stato Fontana a chiudere all'ipotesi che il capoluogo piemontese tornasse a far parte della partita olimpica in extremis, con le stesse motivazioni addotte ora dal sindaco di Milano: "Non ci hanno voluto, non ci meritano". Le Olimpiadi invernali del 2026 avrebbero dovuto essere organizzate da Milano, Cortina d'Ampezzo e Torino, ma quasi all'ultimo momento il consiglio comunale torinese decise di togliersi dalla partita.