Il governo: obbligo vaccinale per over 50 disoccupati, certificato 2G e Green pass esteso

Molti partiti erano favorevoli alla misura più drastica in cabina di regia, ma il no dei Cinque Stelle ha spinto alla mediazione. Si prepara comunque una stretta

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma - Super Green pass per gli over 50 sul posto di lavoro. Ma chi è senza occupazione, superata la soglia dei 50, dovrà comunque vaccinarsi o essere guarito dal Covid: dunque, se no vax e disoccupato non la farà comunque franca. La proposta, caldeggiata da Mario Draghi in cabina di regia è arrivata alla luce delle riflessioni dei tecnici del Cts, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, presenti alla riunione. Sarebbero proprio gli over 50, il ragionamento, quelli più a rischio di finire in ospedale per via del Covid. E all'esponente del M5S, Fabiana Dadone, che invitava a non intervenire con un obbligo, il presidente del Consiglio avrebbe spiegato che la fascia over 50 "è quella più vulnerabile dai dati a nostra disposizione, dunque bisogna intervenire per evitare il peso sugli ospedali", e non mandare in affanno il Ssn.

Estensione dunque del green pass rafforzato - in possesso di vaccinati e guariti - sul posto di lavoro per gli over 50, obbligo di vaccini, invece, per quanti, superati i 50 anni, non hanno alcuna occupazione. In sintesi è questa la proposta di mediazione sul tavolo della cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi. La  norma prevederebbe inoltre un' ulteriore restrizione del green pass rafforzat, anche per accedere ai servizi alla persona (come parrucchieri ed estetisti), ai servizi pubblici e alle attività economiche (centri commerciali) - salvo eccezioni essenziali - per tutti, indipendentemente dall'età. Subito dopo la cabina di regia tra i partiti di maggioranza, durata circa un'ora e mezza, c'è stato l'incontro tra il Governo e le Regioni sulle nuove misure per frenare l'ondata di contagi. All'incontro c'erano anche l'Anci e l'Upi.

Dunque gli over 50 dovranno presentare la certificazione "2G" (vaccinato o guarito) al lavoro, obbligo vaccinale previsto per chi non lavora. Ampliamento dell'utilizzo dello smart working, scuole riaperte regolamente. Sono queste le comunicazioni arrivate alle Regioni dal governo dopo la riunione della cabina di regia sulle misure anti-Covid. Alle 17,30 e' prevista la riunione del Consiglio dei ministri. Divergenti le pposizioni: Pd, Leu e Movimento 5 Stelle avrebbero chiesto "una quarantena più forte per la scuola".

All'inizio si era ipotizzato l'obbligo vaccinale per tutte le persone con più di cinquant’anni. Sul tavolo del governo si ragionava sulle norme da varare per contenere i contagi da Covid: novità in arrivo anche sulla Dad a scuola e per lo smart working. La discussione è stata a lungo aperta sulle misure anti-Covid ma, secondo quanto si apprende, il Movimento 5 stelle ha ribadito la propria posizione contro l’ipotesi dell’obbligo vaccinale. Di qui sarebbe scaturita, per ora, la mediazione. Ma nulla è ancora definitivo. La Lega si era detta favorevole all’ipotesi gia’ prima della riunione, cosi’ anche Pd, Iv, Leu e FI.  Non sono escluse altre norme per fronteggiare la pandemia da Covid, aggravata dalla variante Omicron.

Salgono intanto le voci in favore della misura più drastica contro il Covid. "La pressione su ospedali e operatori sanitari è dovuta principalmente a pazienti no vax. Auspico che si valuti seriamente l'obbligo vaccinale", dice l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Con lui anche il governatore siciliano Musumeci e molti altri.  Il Pd, come annunciato in mattinata, ha chiesto "con forza" in cabina di regia l'introduzione dell'obbligo vaccinale per tutti. Sul punto, durante la riunione, è intervenuto il premier Mario Draghi con la proposta di mediazione sull'obbligo per gli over 50. 

 "Il Pd chiede l'obbligo vaccinale. Bene così. Ma doveva essere fatto già un anno fa: ci saremmo risparmiati molti guai e anche un certo numero di morti, soprattutto tra i no vax", dice l'ex presidente della Toscana ed esponente del Pd Enrico Rossi. In serata il distinguo del Carroccio sulla posizione dei Dem: "La Lega e' contraria all'obbligo vaccinale indiscriminato e propone di utilizzare criteri scientifici e non ideologici: la maggioranza assoluta dei ricoveri in terapia intensiva riguarda persone al di sopra dei 65 anni".

"Per come stanno andando le cose con Omicron credo sia diventato necessario imporre l'obbligo vaccinale. Non possiamo continuare a far pagare il conto della pandemia - economico, sociale e sanitario - alla maggioranza degli italiani che si sono comportati seriamente". Lo scrive su twitter il leader di Azione, Carlo Calenda.