Chi è Niko Pandetta: carriera, canzoni, concerti e social

Il rapper e cantante neomelodico, nipote di un boss della mafia in carcere dal 1993 al "41 bis", continua ad avere problemi con la legge

Niko Pandetta (Foto Instagram)

Niko Pandetta (Foto Instagram)

Milano, 19 ottobre 2022 - E' stato arrestato Niko Pandetta, rapper catanese, che dovrà scontare 4 anni in carcere per spaccio. Una settimana fa la Cassazione aveva reso definitiva la pena e il cantante si era reso irreperibile: oggi è stato rintracciato in zona Quarto Oggiaro, a Milano, e gli è stato notificato l'ordine di carcerazione emesso a seguito della sentenza definitiva della Suprema Corte. 

Il rapper Niko Pandetta arrestato a Milano: dopo la condanna si era reso irreperibile

Chi è Niko Pandetta

Vincenzo Pandetta, detto Niko, è un rapper e cantante neomelodico, classe 1991, diventato famoso soprattutto nel Sud Italia. Nipote di un boss mafioso - Salvatore Turi Cappello, condannato al 41 bis dal 1993 -, è cresciuto in un ambiente non semplice, e ha avuto diversi problemi con la legge, soprattutto per spaccio di droga. Ma sostiene di essere riuscito a cambiare vita grazie alla musica. Sul suo profilo Instagram si racconta così: "Sono nato e cresciuto in strada, nella mia vita ho commesso molti errori e li ho pagati sempre a caro prezzo. Quando sono tornato in libertà ho inciso il mio primo singolo ed ha avuto un enorme successo ed ha suscitato a molte critiche. Ma ero un ragazzo diverso avevo la testa altrove. Oggi ringrazio sempre di essere cambiato e che l’unica passione che avevo da bambino mi ha salvato dalla strada e permesso di realizzare alcuni dei miei sogni". Per quanto riguarda la vita privata, non si conosce molto, sui social le fotografie riguardano tutte la sua attività artistica.

Le canzoni

Nelle sue canzoni, Niko racconta le difficoltà della sua vita, e parla di mafia apertamente, dal di dentro, da chi conosce determinate dinamiche, anche se più volte ha provato a redimersi. E' stato travolto dalle polemiche per una canzone dedicata allo zio, il boss Salvatore “Turi” Cappello. Il testo del brano, datato 2016 e intitolato 'Dedicata a te', conterebbe passaggi inequivocabili: “Zio Turi io ti ringrazio ancora per tutto quello che fai per me, sei stato tu la scuola di vita che mi ha insegnato a vivere con onore, per colpa di questi pentiti sei chiuso là dentro al 41 bis“. Niko si è poi detto pentito di aver scritto questo brano. Di recente, per il trapper sono arrivate due grandi soddisfazioni. Dopo la firma con Ada Music Italy, distributore del suo ultimo album, il singolo 'Pistole nella Fendi', canzone che tra l’altro è tornata virale in questi giorni su TikTok proprio per l’utilizzo delle celebre frase “Maresciallo non mi prendi”, è stata certificata con il disco d’oro. La prima certificazione raggiunta da Niko Pandetta nel corso della sua carriera. Qualche settimana più tardi è arrivato un traguardo ancora più importante: il disco d’oro per le 25.000 copie/unità del suo ultimo album, 'Bella vita'. Disco che avrà un successore, al di là di quello che accadrà al rapper, già nel 2023.

I concerti

Pandetta è finito più volte al centro dell'attenzione per l’annullamento da parte di comuni, gestori di locali e prefettura dei suoi concerti. Ad esempio, il 17 settembre 2021, il rapper avrebbe dovuto esibirsi a Ostia. Il live dell’artista era inserito nella rassegna “Villaggio dello sport – X Village“, ma dopo le proteste sollevate da Maricetta Tirrito, portavoce del Co.g.i. (Comitato Collaboratori di Giustizia), è scoppiato il caso. “Il X Municipio si appresta ad ospitare un concerto di Vincenzo Niko Pandetta, ex cantante neo melodico catanese convertito al trap che anni fa ha dedicato una canzone allo zio, Salvatore Turi Cappello, uno dei più potenti boss catanesi, al 41 bis. Non è questa l’immagine che dobbiamo dare di Ostia”. Ma mesi prima era accaduto lo stesso ad Abbiategrasso e Bollate, nel Milanese. E in altre città italiane. 

I social

Tra TikTok e Instagram, Pandetta pubblica fotografie e video che riprendono i clichè dei rapper americani: auto di lusso, gioielli costosi e un abbigliamento che passa dallo sportivo a capi delle più note griffe. Niko ha il corpo pieno di tatuaggi, anche in viso. Un'immagine da cattivo, che strizza l'occhio al mondo della malavita, che sembra piacere a giovani e giovanissimi visto i numerosissimi follower che lo seguono sui social.

I guai con la legge

Negli anni Niko Pandetta ha avuto numerosi guai con la legge, finendo più volte in carcere. La sua carriera, infatti, è stata spesso intervallata da continui problemi con la giustizia dovuti principalmente allo spaccio di droga. L'ultimo episodio risale a oggi: gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Nicola Lelario, lo hanno arrestato in zona Quarto Oggiaro, notificandogli l'ordine di carcerazione emesso a seguito di una sentenza definitiva della Suprema Corte di qualche giorno fa (si era reso irreperibile). Il cantante dovrà scontare quattro anni di carcere per spaccio di droga.