
Uno dei laboratori del Nerviano Medial Sciences (Studiosally)
Nerviano (Milano), 2 gennaio 2014 - È stata una fine dell’anno da thriller quella che hanno vissuto i 490 lavoratori di Nerviano Medical Sciences, il centro di ricerca oncologica farmaceutica di via Pasteur che per alcuni giorni ha seriamente rischiato la chiusura. Mercoledì 31 dicembre si sono riuniti in tutta fretta l’assemblea dei soci e il Consiglio d’amministrazione per approvare i bilanci del 2013 e del 2014, che tenevano di fatto in scacco l’attività futura del centro di ricerca nervianese. Se non fossero stati approvati questi due importanti documenti, gran parte dei dipendenti avrebbe rischiato di trovare una pessima sorpresa alla ripresa delle attività il 7 gennaio: la cassa integrazione. Un film già visto dalle parti di via Pasteur, visto che soltanto qualche anno fa Nms si trovó a rischiare la chiusura a causa di una mole di debiti eccessiva derivante anche da una passata gestione decisamente allegra. A salvare Nerviano Medical Sciences fu Regione Lombardia, la stessa che qualche giorno fa ha messo in bilico la sorte del centro. E che continua a farlo. Nonostante l’approvazione dei bilanci 2013 e 2014, infatti, le difficoltà di Nms non sono ancora finite. E Regione Lombardia rimane l’ago della bilancia. Il denaro che l’ente dovrebbe erogare al centro di ricerca, infatti, non sarà soltanto un normale pagamento, ma servirà anche come sorta di garanzia per lo sblocco di alcuni finanziamenti. Senza questi fondi, le attività rischierebbero di venire seriamente compromesse e questo potrebbe avere delle serie ripercussioni su molti dei progetti attualmente in sviluppo all’interno degli stabilimenti di via Pasteur. «La nostra preoccupazione è ancora alta - sottolineano i lavoratori -. Se la Regione non erogherà i nove milioni di euro che dovrebbe corrispondere al centro, la continuità imprenditoriale a Nerviano Medical Sciences per il 2015 sarà a rischio. Chiediamo che venga predisposta una programmazione seria e che i pagamenti, previsti non come meri finanziamenti ma a fronte di incarichi svolti dai dipendenti del centro, non siano soggetti a volontà arbitrarie. Non è possibile che si rischi di bloccare tutto ogni qualvolta ci siano cambi ai vertici della Fondazione biomedica». I circa duecento ricercatori e gli altri lavoratori del centro di ricerca oncologica farmaceutica torneranno a Nerviano il 7 gennaio. Proprio in quei giorni dovrebbe essere ufficializzata l’approvazione dei bilanci. Nel frattempo i rappresentati sindacali hanno chiesto un incontro urgente in Regione. La partita è aperta, il destino di Nerviano Medical Sciences è ancora in bilico.