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Un vigile in azione con l’autovelox
Pavia, 9 gennaio 2024 – Abita a 300 chilometri dalla provincia di Pavia, non è mai transitato sulla strada provinciale della Val Tidone eppure si è visto recapitare 9 contravvenzioni per eccesso di velocità.
A pizzicare l’ignaro automobilista della provincia di Rovigo è il l’autovelox di Torrevecchia Pia che in realtà fotografa un’utilitaria effettivamente oltre il limite dei 70 chilometri orari, peccato che poi per un errore dell’accertatore, una delle lettere della targa venga confusa. Per quella P del trasgressore che diventa R come la targa del malcapitato automobilista veneto, chi commette l’infrazione la passa liscia e chi se ne sta a casa sua, finisce sanzionato. Un errore, certo, ma reiterato. “Ho contestato tutte le contravvenzioni pervenute a mio padre – ha detto Angelo Motta, il figlio dell’anziano automobilista – e i verbali sono stati annullati quindi è stato riconosciuto lo sbaglio, ma ogni volta devo inoltrare una pec o spendere i soldi per una raccomandata. Anche la polizia provinciale spende per inoltrare la contravvenzione e non introita i quattrini, visto che noi non paghiamo e il trasgressore neppure considerando che la multa arriva mesi dopo la violazione commessa”.
"Chi lavora sbaglia, capita anche a me. Ma non si può commettere sempre lo stesso sbaglio quando è stato fatto notare l’errore, si cerca di porvi rimedio. In questo caso non accade e proprio questa mattina ho segnalato alla prefettura il disservizio nella speranza di non ricevere il decimo verbale”.