REDAZIONE CRONACA

Morto Rosario Curcio, uno dei killer di Lea Garofalo, "La mafia uccide tutti, non solo le vittime"

Avvocata Rando commenta la morte del killer di Lea Garofalo, uccisosi in carcere. "La mafia uccide tutti, non solo le vittime" dice. Per combattere "l'orrore mafioso" aiuta le donne a rottura con il contesto criminale: "Andiamo avanti".

Morto Rosario Curcio, uno dei killer di Lea Garofalo, "La mafia uccide tutti, non solo le vittime"

"Mi scuote profondamente sapere che questa persona si sia tolta la vita. La mafia porta dolore non solo alle vittime ma anche a chi il male lo compie". Parla Enza Rando, avvocata che ha difeso Lea Garofalo e la figlia Denise, per anni vicepresidente dell’associazione Libera contro le mafie, da ottobre 2022 senatrice Pd. Commenta così la morte di Rosario Curcio, uno dei killer di Lea Garofalo, che si è ucciso nel carcere di Opera dove scontava l’ergastolo.

Lo conosceva?

"Non lo conoscevo di persona ma l’ho visto tante volte in Tribunale, dietro le sbarre. Un uomo abbastanza giovane (aveva 46 anni, ndr), che all’epoca dei fatti aveva poco più di 30 anni. Un’altra vita consumata. È la potenza della mafia che uccide tutti, non solo le vittime".

Pensa si fosse pentito?

"Di sicuro si è trovato a fare i conti con i mostri interiori".

Come combattere “l’orrore mafioso“?

"Aiutando chi compie una scelta di rottura. Mi viene in mente “Liberi di scegliere“, progetto avviato nel 2015 insieme al Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria: già più di 30 donne, insieme ai figli, si sono allontanate da un contesto mafioso, alcune anche cambiando città. Io le chiamo “testimoni culturali“. Andiamo avanti".

Marianna Vazzana