Alla Braidense la collezione di libri antichi di Umberto Eco

La collezione conta circa 1.200 volumi antecedenti al Novecento. Il direttore della Biblioteca: "Portiamo il patrimonio nel futuro in nome del più grande scrittore italiano contemporaneo"

Lo scrittore Umberto Eco

Lo scrittore Umberto Eco

Milano, 1 febbraio 2021 - La Biblioteca Braidense si arricchisce della collezione di libri antichi di Umberto Eco. Lo fa sapere la stessa biblioteca, riferendo che a seguito della procedura avviata tra la Braidense e gli eredi di Umberto Eco nel 2018, con la registrazione del provvedimento da parte della Corte dei Conti si è concluso in questi giorni l'iter, iniziato nel 2017, di acquisizione della Biblioteca di libri antichi denominata "Bibliotheca semiologica curiosa, lunatica, magica et pneumatica" formata da Umberto Eco nel corso della sua attività di bibliofilo.

La collezione antica, che conta circa 1.200 edizioni antecedenti al Novecento, un patrimonio che comprende 36 incunaboli e 380 volumi stampati tra il XVI e il XIX secolo sarà dunque custodita dalla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, realtà statale, che ne garantirà la conservazione, la valorizzazione e la fruizione a studenti e studiosi. Un comitato scientifico formato da cinque rappresentanti, di cui due nominati dagli Eredi Eco e due dal Mibact, si occuperà di stabilire le modalità di conservazione anche al fine di garantirne la consultazione digitale.

"Umberto Eco amava Milano, e amava la Biblioteca Braidense, che considerava la "sua" biblioteca. Lui voleva che i suoi libri rari rimanessero a Milano e venissero in biblioteca - dichiara James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense -. A casa sua i libri rari erano privilegiati e posizionati separatamente rispetto alla sua biblioteca moderna. La Biblioteca Braidense è entusiasta del fatto che l'eredità di Eco sarà collocata accanto alla collezione di libri rari della biblioteca e grata allo Stato per il loro acquisto. Questo è un modo per portare il nostro patrimonio del passato nel futuro in nome del più grande scrittore italiano contemporaneo".