Michela Murgia e le cure impossibili, perché il tumore al rene è un killer silenzioso

Il cancro che ha colpito la scrittrice non ha sintomi specifici e può crescere per anni senza dare segnali al corpo: le diagnosi precoci avvengono spesso per caso

Michela Murgia, 51 anni
Michela Murgia, 51 anni

Milano – Lo ha annunciato lei stessa: “Mi restano solo alcuni mesi di vita”. Michela Murgia, 51 anni, ha un carcinoma renale al quarto stadio, un tumore – come lei stessa ha spiegato – dal quale “non si torna indietro. È troppo tardi, le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello”.

Killer silenzioso

La malattia che ha colpito la scrittrice sarda è un “killer silenzioso” perché, appunto, non dà segnali evidenti all’organismo, se non quando la situazione è ormai compromessa. “Può crescere per anni senza farsene accorgere – ha detto Murgia – In particolare sul rene, un organo che ha tanto spazio attorno”. 

I dati

In base ai dati più recenti, il tumore al rene rappresenta circa il 3% di tutte le neoplasie. Le stime di Airtum (Associazione italiana registri tumori) parlano di 13.500 nuove diagnosi di tumore al rene all’anno (9.000 negli uomini e 4.500 nelle donne). Si stima che il rischio di sviluppare un tumore del rene sia pari a 1 su 38 negli uomini e a 1 su 89 nelle donne. Per quanto riguarda la mortalità, in Italia ogni anno muoiono circa 3.700 persone a causa del tumore del rene.

Dove si origina

In genere il cancro del rene si origina dalla proliferazione incontrollata di cellule che rivestono l'interno dei tubuli che compongono il rene e attraverso i quali il rene stesso filtra il sangue. In casi più rari può aver inizio anche da altri tessuti o dalla capsula che riveste esternamente l'organo stesso.

Sintomi invisibili

Il tumore renale non dà sintomi specifici e la diagnosi è di solito "incidentale”, avviene cioè per caso durante esami eseguiti per altri motivi. Il tumore del rene è generalmente asintomatico se non in fase avanzata, quando però è molto più difficile da curare. I sintomi classici sono una massa palpabile nell'addome, sangue nelle urine e dolore localizzato a livello lombare.

Diagnosi precoci difficili

La diagnosi precoce avviene in circa il 50% dei pazienti, e  in questo caso il tasso di sopravvivenza è del 95% circa, valore che però precipita al 20% nel caso di scoperta in stadi avanzati. 

Fattori di rischio e prevenzione 

Come spiega l’Associazione Italiana ricerca sul cancro “Al momento attuale non è possibile prevenire il tumore del rene, se non evitando fattori di rischio come il fumo”. Il consiglio è quello di effettuare ogni anno un'ecografia dell'addome che, peraltro, può favorire la diagnosi precoce non solo del tumore al rene, ma anche di altri tipi di cancro (fegato, pancreas, vescica).

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