Facebook e Instagram vietano di pubblicare gli indirizzi privati nei post

Le norme sulla privacy riguarderanno anche foto e dettagli che possano indurre al riconoscimento dei luoghi. Giorni fa la protesta di una vittima illustre, J.K.Rowling

La scrittrice J.K. Rowling pochi giorni fa aveva visto le foto della sua casa sui social

La scrittrice J.K. Rowling pochi giorni fa aveva visto le foto della sua casa sui social

Qualche giorno fa la scrittrice J.K. Rowling, criticata da alcuni attivisti per le sue opinioni controverse sulla comunità trans, avevav protestato perché le immagini della sua casa erano state rese pubbliche sui social network. La creatrice di Harry Potter lunedì ha  protestato con forza perché alcuni attivisti transgender sono andati fuori casa sua per protestare, mostrando chiaramente su Twitter il suo indirizzo di casa

Ora Meta, la società madre di Facebook e Instagram, non permetterà più agli utenti di entrambe le piattaforme di condividere gli indirizzi privati degli iscritti, anche se già di dominio pubblico. È la richiesta di modifica avanzata dal Comitato per il controllo, meglio conosciuto come Oversight Board, nato a novembre del 2018; è un organismo indipendente che analizza e propone modifiche per la moderazione dei contenuti sulle piattaforme di proprietà di Meta. Prima di tale modifica, chiunque poteva postare sulle proprie bacheche i dettagli dell’abitazione, comprese le foto degli esterni, di personaggi, famosi o meno, le cui informazioni fossero già apparse altrove, ad esempio articoli di giornali e sul web.

L’Oversight Board, aveva chiesto di eliminare l’eccezione, in quanto l’utente potrebbe diventare vittima di doxing (la diffusione di informazioni private), intimidazioni o stalking. Il cambio di direttiva arriva da parte del gruppo guidato da Mark Zuckerberg ad un anno dall’invito all’Osservatorio di intervenire sulla gestione delle informazioni residenziali private. Il Consiglio aveva emesso una risposta a febbraio, suggerendo di rafforzare le politiche sulla condivisione degli indirizzi, soprattutto a causa delle preoccupazioni inerente il doxing. Il termine si riferisce alla pratica di cercare e diffondere pubblicamente online informazioni personali e private, a scopo malevolo o di persecuzione.

Meta apporterà la modifica entro la fine dell’anno con alcune eccezioni. Si potranno ad esempio condividere immagini che raffigurano la parte esterna di una casa se utili al contesto di una notizia. Inoltre, non vi saranno veti sulla pubblicazione di informazioni sull’abitazione di personaggi pubblici, come capi di stato e governo, a patto che non si tratti dell’indirizzo privato ma della dimora ufficiale della carica in corso.