Chi è don Mattia Bernasconi, il sacerdote della "messa in mare"

Originario di Milano, di casa in Brianza. Laurea al Politecnico in Ingegneria aerospaziale, passione per la musica e la vocazione che nel 2014. E' amatissimo tra i giovani

Don Mattia Bernasconi

Don Mattia Bernasconi

Cesano Maderno (Monza e Brianza) 27 luglio 2022 - Ecco chi è il sacerdote finito nella bufera mediatica e indagato dalla Procura per aver celebrato un messa al mare per i suoi ragazzi impegnati in un campo studi a Crotone.   Don Mattia Bernasconi ha 36 anni ed è originario di Milano, ma dal 2001 la sua famiglia si è trasferita a Cesano Maderno, dove è nata la sua vocazione, anche frequentando l’oratorio e la parrocchia di Binzago. A Milano ha frequentato la scuola della Cappella musicale del Duomo di Milano e anche il liceo. A Binzago don Mattia comincia a frequentare l’oratorio ed entra a far parte della squadra di calcio della Pob. Inoltre porta avanti la sua iniziativa di aiuto umanitario attraverso l’Operazione Mato Grosso coinvolgendo i nuovi amici di Binzago. Al termine della maturità parte per il Perù per sei settimane vivendo un’esperienza forte di missione umanitaria. Rientrato in Italia, si iscrive al Politecnico dove ottiene la laurea in Ingegneria aerospaziale, dopo anni intensi di studio e ricerca, che lo hanno portato anche a lavorare con una delle più importanti aziende italiane di settore e a presentare anche un progetto all'Università di Aachen in Germania.

Nel frattempo don Mattia si fa notare anche per la sua grande passione per la musica (suona il pianoforte, l'organo ma anche la chitarra elettrica nel gruppo i Par-rock che ha contribuito a fondare), nonchè quella per il calcio, praticato anche dopo l’ordinazione diaconale avvenuta il 28 settembre 2013, destinato alla Parrocchia San Luigi Gonzaga di Milano. A giugno del 2014 viene invece ordinato sacerdote. E’ un prete giovane che parla ai giovani con il linguaggio dei giovani. Cura un blog personale nel quale pubblica le sue riflessioni e anche le omelie pronunciate in chiesa durante la Messa, dove può capitare anche che utilizzi esempi calcistici contemporanei citando squadre, calciatori e allenatori. Le sue pagine social sono molto seguite e lui le utilizza come strumento per trasmettere la fede, per arrivare anche alle persone più lontane. Qui racconta le esperienze vissute in oratorio, in parrocchia, con i ragazzi, qui ha raccontato anche l’esperienza del Campo Lavoro con i giovani a Isola di Capo Rizzuto nei campi agricoli curati da Libera. Qui ha diffuso anche la sua lettera ufficiale di scuse, pubblicata sul sito della Parrocchia San Luigi Gonzaga di Milano, raccolgiendo da subito moltissima solidarietà, al ritmo di 80 commenti nelle sole prime tre ore.

" Don Mattia chi ti conosce sa quanto amore e rispetto hai per Gesù e la Chiesa grazie per tutto quello che fai» -scrive Paolo, «Eravamo con te prima, lo siamo ancora di più adesso, continua a stare con i ragazzi e aiutali a scoprire la bellezza dello stare con il Signore, che secondo me, non si è per niente arrabbiato del tuo gesto", -aggiunge Giorgio. Per Jacopo: "Il mondo odierno vive di superficialità e forma, infatti sta andando a rotoli. Il bene che fai e l'amore che comunichi sono l'unica soluzione», mentre Francesca aggiunge: "Mi sono commossa quando ho visto le immagini della tua celebrazione e ho pensato che mi sarei riavvicinata alla Messa così" e Titti aggiunge: "Ci vorrebbe un Don come te in tutti gli oratori!".