
Covid, un'operatrice sanitaria
Se non ci fosse di mezzo lo stato di salute di molte persone, le battute potrebbero anche sprecarsi. Perché quello che è successo a un gruppo di pellegrini sardi durante un viaggio a Medjugorje, località dell'Erzegovina nota per il centro religioso che attira milioni di devoti ogni anno, è preoccupante. Il gruppo, composto da 180 persone, era partito da Arzachena in autobus, nonostante le segnalazioni sulla Bosnia come regione a rischio a causa della terza ondata di pandemia da coronavirus.
Il pellegrinaggio si svolge secondo i programmi e il gruppo rientra a casa. Pochi giorni dopo, ecco la prima emergenza: 13 componenti della spedizione "devota" vengono portati d'urgenza al Pronto soccorso di Sassari, dove il tampone risulta positivo, e sei di loro vengono subito trasferiti nel reparto di Malattie infettive. Fra tutti i contagiati, solo una donna era già stata vaccinata con due dosi del siero anticovid. Nei giorni seguenti sono state riscontrate altre positività e i contagiati dal Sars-cov2 sono risultati essere oltre trenta. Solo i sei positivi ricoverati poi in Malattie infettive sono dichiaratamente No vax. E sono i pazienti in condizioni più gravi.