Mascherine a scuola, Fca sotto accusa: "Sono inutilizzabili"

Dal Ministero agli studenti, sono in tanti a chiederne il ritiro perlomeno parziale

Mascherine Fca distribuite a scuola

Mascherine Fca distribuite a scuola

Mascherine ancora nella bufera. Quella alla scuola paritaria Freud di Milano è solo l'ultima di una lunga serie di critiche che hanno messo nel mirino le mascherine targate Fca, ovvero l'ex Fiat di Mirafiori. Maleodoranti, ma non solo. Anche scarsamente filtranti e con alestici che si rompono in poco tempo: queste sono le accuse principali mosse da studenti e dirigenti scolastici di diversi istituti in tutta la Lombardia. Polemiche infondate? Sembrerebbe di no, visto che recentemente a chiedere il ritiro di alcuni lotti di mascherine Fca era stato il Ministero.

"Lo scrivente Ministero - si leggeva in una nota di settembre - ha ricevuto dal fabbricante Fca Italy Spa la segnalazione di non conformità delle mascherine facciali – lotti 00914086180 e 00914086190 – dallo stesso prodotte e distribuite, per il tramite della Struttura del Commissario straordinario per l’emergenza covid-19, agli istituti scolastici. I lotti non conformi sono stati prodotti presso lo stabilimento di Mirafiori – Torino dal 24 agosto 2020 al 17 dicembre 2020 e quasi integralmente distribuiti presso gli istituti scolastici italiani". Mascherine bocciate, quindi. Perlomeno per quanto riguarda alcuni lotti. Non sarebbero infatti tutte inutilizzabili, sia chiaro. L'aspetto però che fa riflettere maggiormente è che, per stessa ammissione del Ministero che peraltro sulle mascherine in questione ha apposto il proprio logo, questi dispositivi sarebbero destinati quasi esclusivamente agli istituti scolastici. Il che significa che non solo sono pagate con denaro pubblico, ma che dovrebbero essere utilizzati dalla popolazione più giovane. Che quindi va tutelata.