Raffaello Tonon e Luca Onestini: "Gli amici esistono davvero, ecco 'Gli Oneston'"

Un legame nato per caso e che è diventato indissolubile: "Il regalo più bello del Grande Fratello Vip". Ed ora i due ex concorrenti lo raccontano in un libro

Luca Onestini e Raffaello Tonon (Foto Instagram)

Luca Onestini e Raffaello Tonon (Foto Instagram)

Milano, 31 maggio 2018 - “Il mio personal trainer del buonumore”. Così Raffaello Tonon parla di Luca Onestini. E l'occasione è data dall'incontro alla Mondadori di Piazza Duomo dove i due ex concorrenti del Grande Fratello Vip 2 hanno presentato il loro libro “Gli Oneston”, titolo nato dal mix dei loro cognomi e coniato dai loro fan quando erano nella Casa più spiata d’Italia.  Ma perché proprio loro due? “Perché sono brave persone” ha ribadito più volte il giornalista Gabriele Parpiglia durante la chiacchierata. Ha ragione. Per questo sono piaciuti al pubblico. Ma anche perché tra loro è nata un’amicizia forte, vera e sincera. Certo, nei reality show si creano legami ma in tante edizioni non si era mai visto qualcosa di simile. Quella tra Tonon e Onestini è proprio un’alchimia perfetta. Difficile da trovare in tv ma anche nella vita reale. Per questo andava scritta e raccontata. Perché al giorno d’oggi domina troppo spesso l'arrivismo che scatena l'invidia. Invece loro sono l'esempio di come possa ancora prevalere qualcosa di buono nel rapporto tra le persone.

Raffaello Tonon e Luca Onestini
Raffaello Tonon e Luca Onestini

Così è stato. Ed è proprio l’amicizia nata per caso, in una Casa, il tema dominante del libro. Narrativa, ma non un romanzo. Un racconto, anche a fumetti, arricchito anche da contributi dei fan. Un testo che si legge tutto d’un fiato dall’inizio alla fine, ma che si può aprire anche a caso, magari in una giornata storta con la certezza di tornare a sorridere. Non mancano riferimenti alle situazioni che i due protagonisti hanno vissuto al Grande Fratello: in molti ricorderanno gli estenuanti allenamenti a cui Luca sottoponeva un sofferente Tonon, oppure i tanti scherzi – più o meno pesanti – dei quali è stato vittima sempre Raffaello. Un libro divertente capace di trasmettere nero su bianco la simpatia e il buon umore che i due hanno  condiviso e trasmesso al pubblico.

“L’idea - spiega Raffaello - è nata al tavolo di un bar. Gabriele (Parpiglia, ndr) ha avuto il fiuto di comprendere sia quanto siamo cretini, in senso buono ovviamente, ma anche la nostra naturale capacità di trasmettere un messaggio vero, simpatico e anche carico di speranza”. E aggiunge: “Quale? Che gli amici esistono davvero. Io sto vivendo un’amicizia da fanciullo a quasi 40 anni”. Dello stesso parere Luca: “In 25 anni non avevo mai trovato un amico così. Lui non si dà a tutti, ma quando lo fa non si risparmia”. E prosegue: “Mi ero immaginato che potesse accadere di tutto durante il GFVip, ma il legame che si è creato tra me e Raffaello è stata la cosa più inaspettata: sono un ragazzo fortunato”. Non solo. Parpiglia ci tiene a sottolineare che stavolta non è stato merito della dea bendata, bensì per una volta è prevalso il merito: “Oggi è difficile trovare due come loro, capaci di garantire quell’elemento di verità che la gente insegue. Sono persone pulite, sincere”. Una volta fuori dalla Casa del Grande Fratello tra Raffaello e Luca non è cambiato nulla. Non dormono più sotto lo stesso tetto ma si sentono tutti i giorni e si vedono appena possono, oltre a lavorare insieme a Radio Zeta e a condividere altri progetti. Si confidano, si supportano, ridono, scherzano, litigano. E sono proprio questi momenti delle loro giornate ad aver fatto nascere, pagina dopo pagina, “Gli Oneston”. “Certe sere tornavo a casa, accendevo il pc e mi appuntavo alcuni momenti vissuti con Fuffy (il nomignolo dato a Tonon, ndr) - racconta Luca - in modo da non perdere nulla di ciò che avevamo condiviso”. 

Un rapporto da fare invidia, tanto che al principio qualcuno aveva pensato fosse solo una strategia di gioco, poi una trovata pubblicitaria e infine che tra i due potesse nascere del tenero o che, almeno, i sentimenti di Raffaello nei confronti di Luca andassero ben oltre l’amicizia cameratesca. Ma anche stavolta il 38enne sottolinea: “Il nostro rapporto è solo fatto di affetto, non di amore”. “Fortunatamente  - spiega -non c’è passione sessuale. È affetto puro e semplice. Luca incarna le particolarità di un sentimento che si incastrerà sempre nei binari della mia vita”. C’è chi è curioso e si chiede se Raffaello sia fidanzato. “Con me stesso, sono solo del mio pubblico”, risponde sorridendo. “Per me - rivela invece Luca - si sta innamorando, ultimamente è diverso”. E c’è da crederci. Un migliore amico difficilmente sbaglia. Il 25enne invece è fidanzato con Ivana Mrazova, anche lei ex concorrente del GFVip. La loro storia è nata una volta usciti dalla Casa, anche se Luca si era detto più volte interessato alla ragazza durante il reality. Raffaello li trova perfetti insieme: “Non poteva scegliere persona migliore. Ivana non è la bella che non balla ma è una donna pulita, sensibile e onesta. Ed è per questo che sono molto felice per loro". Poi racconta di averli protetti all’inizio di questa relazione: “Quando qualche giornalista chiamava Luca per avere indiscrezioni su un possibile flirt con Ivana, rispondevo io al telefono e a tutti passava la voglia di fare domande”.

Dopo questo libro? I fan vorrebbero vedere i due amici tutti i giorni in tv perché sentono la mancanza delle loro gag. Una sit com con una striscia quotidiana sarebbe un bel colpo e chissà che non possa arrivare. Al momento Raffaello e Luca si godono questo libro e l’affetto del pubblico. Ma soprattutto il loro legame. “Non c’è invidia o rivalità tra noi. L’amicizia è al primo posto. Siamo diversi, è vero, ma molto simili in certi aspetti importanti della vita”, sottolineano in coro i due ragazzi. Infine Raffaello aggiunge: “Non gli fornirei un falso alibi se commettesse un reato, ma andrei a trovarlo tutti i giorni in carcere”. E Luca conclude: “In realtà se combinassi un casino trascinerei dentro anche lui...”. Del resto l’amicizia vera è anche questo. O forse soprattutto questo: saper ridere di se stessi.