Lombardia, medici di base ed esami più rapidi: ricetta Moratti per la nuova sanità

La vicepresidente archivia la riforma Maroni per uscire dall’emergenza: grande attenzione alle liste d’attesa

Letizia Moratti

Letizia Moratti

Milano, 10 gennaio 2021 -  Le prime parole di Letizia Moratti da vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare sono per il governatore lombardo: "Ringrazio il presidente Attilio Fontana che mi ha proposto in maniera inaspettata un compito difficile in un momento complesso" fa sapere l’ex sindaco di Milano nel corso della conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia per la presentazione della nuova Giunta. Parole che vanno oltre il protocollo trito e ritrito e suonano, invece, come un “toc-toc“. Solo venerdì Silvio Berlusconi ha fatto sapere, in una nota, di essere stato lui a fare il nome della Moratti alimentando, involontariamente, l’immagine di un governatore subalterno ai leader di partito, a partire da Matteo Salvini.

Con quelle parole la Moratti, da politica attenta, bussa alla porta prima di entrare in quella che fino a poco fa era casa di altri. I ringraziamenti a Berlusconi (e a Salvini) arriveranno solo dopo la conferenza stampa, in replica alle domande dei cronisti: quando si dice che in politica la forma è sostanza. "Ho accettato l’incarico – spiega poi – perché per mio carattere cerco di non sottrarmi alle responsabilità, mi metto convintamente al servizio dei lombardi perché sono certa che da questa emergenza possiamo e dobbiamo uscire. La Lombardia ha potenzialità straordinarie". A chi chiede se quello ufficializzato ieri sia solo il primo passo per poi giocarsi – nel 2023 o prima, se fosse necessario – la presidenza della Regione, risponde: "Io sono abituata a lavorare nel presente, non penso al futuro. Francamente anche questo ruolo era totalmente inaspettato, non pensavo proprio, avevo da poco finito un incarico importante, pensavo anche di prendermi qualche mese di pausa, ma così non è stato". Ecco, allora, le prime idee per la sanità lombarda.

La Moratti si impegna a fare del confronto il suo metodo e a perseguire due obiettivi su tutti: il rilancio della medicina territoriale e la riduzione delle liste d’attesa, già promessa da Fontana nella campagna elettorale del 2018. "Intendo confrontarmi con la maggioranza e con l’opposizione in maniera convinta – fa sapere l’assessora al Welfare – perché sono certa che possiamo uscire da questa emergenza se saremo tutti uniti, lavorando con medici, infermieri e con tutte le professioni sanitarie e confrontandoci con il Governo nazionale. Aprirò – anticipa la Moratti – un Tavolo di confronto con tutti i direttori generali delle ATS, delle ASST, degli operatori accreditati, dei sindacati dei medici e delle professioni sanitarie, con i presidi delle facoltà e del mondo del volontariato, con sindaci del territorio. Bisognerà – ecco il punto – porre una ancora maggiore attenzione al territorio: questo l’impegno che abbiamo preso e che intendo portare avanti con determinazione".

La revisione delle Legge 23, anche nota come Riforma Maroni, non è un’opzione ma un obbligo al quale la Moratti dice, però, di voler adempiere "in tempi rapidi per avere da subito un’organizzazione strutturata" non solo per la gestione dell’emergenza Coronavirus "ma anche nella gestione delle altre patologie". "Cercherò – conclude – di avere anche grande attenzione alle liste di attesa, la nostra sanità non si esaurisce nel Covid". Nessuna parola fuori posto nei confronti del suo predecessore: "A Giulio Gallera esprimo tutta la mia solidarietà perché si è trovato a gestire una pandemia per la quale nessuno era preparato, in Italia e nel mondo. Non sta a me dare giudizi". Oggi prima uscita pubblica per la numero due della Regione, che sarà ospite della trasmissione Rai “Che tempo che fa“. Insieme a lei, ieri a Palazzo Lombardia, sono stati presentati gli altri due volti nuovi della Giunta lombarda: i leghisti Alessandra Locatelli, scelta come assessore a Famiglia e Pari Opportunità, e Guido Guidesi, al quale è stata affidata la delega allo Sviluppo Economico.