A Lecco è boom di turisti: prezzi alle stelle per hotel e case vacanza. La classifica regionale degli aumenti

Il capoluogo manzoniano ha registrato il maggior aumento dei costi dei servizi di alloggio in Lombardia, +21,5%, seguita da Brescia (+17,3%) e da Lodi (+16,4%). Milano, con un rincaro del 9,5%, è in 42esima posizione



Nella classifica degli aumenti: Milano, Lecco e Brescia in testa

Nella classifica degli aumenti: Milano, Lecco e Brescia in testa

È Lecco la città lombarda che nell’ultimo anno ha aumentato di più i costi dei servizi di alloggio. L’indagine dell’Unione nazionale consumatori la colloca al sesto posto a livello nazionale con un incremento del 21,5% rispetto alla scorsa estate. Colpa (o merito) soprattutto dell’impennata del turismo negli nultimi anni sul ramo orientale del lago di Como. 

Tra le prime dieci c’è un’altra lombarda, Brescia: la città “Capitale italiana della cultura“ insieme a Bergamo ha visto salire i prezzi di alberghi, motel, pensioni, bed and breakfast, agriturismi, villaggi vacanze, campeggi e ostelli della gioventù del 17,3%. Una variazione provocata dall’inflazione al di sopra della media nazionale (+12,8% rispetto a un anno fa).

Lodi è la prima fuori dalla top ten dei rincari: è tredicesima con un ritocco dei costi dei servizi di alloggio del 16,4%. Superano il dato medio del Paese anche Bergamo e Como.

L’altra sede di eventi legati alla città “Capitale italiana della cultura“ ha visto salire i costi legati al pernottamento del 13,2%, mentre Como, una delle mete più gettonate anche dagli stranieri, soprattutto da tedeschi, russi e americani, ha rivisto i listini del 13%. Quarantesima posizione a livello nazionale per Varese, dove le notti sono aumentate del 10,1%. Precede di due posizioni Milano: il capoluogo ha applicato ai turisti un rincaro del 9,5%.

Le ultime tre posizioni delle città coi rincari più significativi si trovano tutte nella Bassa Lombardia: Cremona ha visto salire le tariffe del 7%, Pavia del 3,1% e Mantova del 2.4%.