Lecce, uccide la moglie di 38 anni e va dalla mamma: "Ho fatto un casino". Trovato morto

La vittima, Donatella Miccoli, lavorava come commessa in un centro commerciale. Il marito trovato carbonizzato in auto I vicini: "Era molto geloso"

Femminicidio Lecce, la vittima Donatella Miccoli e il marito Matteo Verdesca

Femminicidio Lecce, la vittima Donatella Miccoli e il marito Matteo Verdesca

Novoli (Lecce), 19 giugno 2022 - E' stato trovato morto Matteo Verdesca, 38 anni, in fuga dalla scorsa notte dopo aver ucciso con una coltellata la moglie Donatella Miccoli, pure lei 38enne, nella loro abitazione a Novoli. ll corpo carbonizzato era all'interno dell'autovettura, una Renault Clio bianca, a bordo della quale l'uomo si era allontanato subito dopo il delitto, scatenato, stando a quanto ricostruito dai carabinieri, da una gelosia morbosa nei confronti della moglie. I militari, che avevano da subito avviato le ricerche, hanno individuato l'utilitaria completamente distrutta dalle fiamme in una campagna alla periferia di Novoli, il paese in cui la coppia viveva con i figli, un maschietto e una femminuccia

La confessione alla mamma

"Mamma ho fatto un casino" avrebbe detto Matteo alla madre dopo aver accoltellato la moglie con un solo fendente, fatale. L'uomo, che lavorava come corriere per una ditta privata, dopo il delitto sarebbe andato a casa della mamma a Veglie, paese in cui è nato. Poi si è allontanato a bordo della sua auto facendo perdere le proprie tracce per ore, fino al ritrovamento. E sarebbe stata la donna ad avvertire i carabinieri.

Il femminicidio, l'ombra della gelosia e la fuga

Il femminicidio sarebbe avvenuto intorno alle 2 della scorsa notte. La coppia era rientrata da una passeggiata in piazza per la festa di San Luigi, quando tra marito e moglie è scoppiato un violento litigio, pare per motivi di gelosia. I vicini di casa avrebbero sentito urla nella notte  provenienti dall'abitazione in via Veglie: "Si capiva - raccontano alcuni - che era in corso un violento litigio".   A quanto si apprende, in casa non c'erano i figli, un maschietto e una femminuccia, che sarebbero stati portati dal marito a casa della nonna. La vittima lavorava come commessa nel centro commerciale Ipercoop di Surbo, mentre il marito era impiegato come corriere in una ditta di consegne. 

I vicini: "Matteo a tratti morboso"

Matteo e Donatella si conoscevano fin da ragazzini, una coppia all'apparenza ben collaudata. Il loro rapporto, secondo alcune testimonianze, non faceva presagire la tragedia che si è consumata la scorsa notte, anche se chi conosceva bene Matteo parla di un uomo "molto geloso, a tratti morboso". In uno degli ultimi post sul suo profilo social, in cui compare l'intera famiglia, Matteo ha scritto "vi amo". "Anche noi", la risposta di Donatella.